giovedì 3 febbraio 2011

Come nasce la poesia secondo il mito


Sarà il mito che è un sapere delle origini a spiegarcelo. Come nasce dunque la poesia secondo il mito? Dobbiamo ricorrere a un inno omerico, quello dedicato a Ermes per saperlo.

foto di Saverio Caiazzo

Racconta l’inno che Ermes neonato esce dalla grotta in cui Maia l’ha partorito e si mette a giocare con una nera e lenta tartaruga comparsa lì davanti sull’erba. Il gioco del piccolo dio è crudele, come spesso i giochi dei bambini: svuota il guscio della tartaruga, vi pratica dei fori e vi applica delle corde e poi si mette a cantare accompagnandosi con le note che ottiene percuotendo quelle corde. E canta gli amori del sommo Zeus e di sua madre, celebrando gli dei, la terra e le origini di tutto e il destino. Così risuonò per la prima volta nell’universo la poesia.


Non è difficile oggi per noi leggere in Ermes neonato e nella tartaruga due simboli diversi: il primo di una condizione leggera dell’essere che gioca e trasforma; il secondo di una condizione buia, segreta e pesante dell’essere, che viene aggredita e risolta in canto.


Oggi queste due dimensioni convivono in chiunque si metta a scrivere una poesia: da una parte il desiderio di trasformare il linguaggio e lavorarlo e giocarci, dall’altra quella di affrontare la parte oscura, sotterranea di se stessi e della propria psiche, o anima, o di portarla alla luce.

In ogni civiltà c’è una leggenda su come nasce la poesia. Nella nostra tradizione Ermes, l’inventore, cede poi la lira e la signoria sul canto ad Apollo, che si afferma definitivamente come il dio della poesia e come patrono delle muse, le divinità che i greci, i romani e buona parte dei poeti occidentali hanno visto come le ispiratrici di tutte le arti.


http://guide.supereva.it/tecniche_di_scrittura/interventi/2010/07/come-nasce-la-poesia-secondo-il-mito

Nessun commento:

Posta un commento