martedì 12 aprile 2011

MIA LAMA ARDENTE - TIZIANA SORESSI




Autrice: Tiziana Soressi
Titolo: Mia Lama Ardente
Editore: Gli Occhi di Argo
Anno di pubblicazione: 2011
Numero pagine: 24 a colori
Copertina in eco-pelle rossa con impressioni a freddo e risguardi in carta pregiata
Prodotto artigianale: realizzato interamente a mano da Elvira Caruccio
Formato: 10,5x15
Disegni a colori originali di: Rosita Lavorgna
Edizione a tiratura limitata e numerata
Codice ISBN: 978-88-97421-02-3
Prezzo di copertina: euro 12,00
Spese di spedizione:euro 3,63 (raccomandata postale)
Per info e ordini: gliocchidiargo@gmail.com
Visita il blog dell’autrice: http://www.tizianasoressi.altervista.org/

La visione, lo stupore


“L’inverno non esiste per gli amanti: / è rugiada, tetto di muschio appena.”
Apre allo stupore, la poesia di Tiziana Soressi. Si scopre al mondo con tocchi leggeri e sapienti e catalizza tutta l’attenzione del lettore sul particolare. O meglio, su un modo particolarmente originale di vedere il particolare.
Viene alla mente il film “Poetry” di Lee Chang-dong: la scena in cui il poeta invita a guardare davvero la mela, oltre lo sguardo superficiale con il quale l’abbiamo vista magari milioni di volte. Guardare davvero è qualcosa di diverso, e lo sguardo del poeta è da sempre maestro, in questa “visione diversa” capace di decodificare il mondo oltre le apparenze che abbagliano.  
“Mia Lama Ardente” custodisce tracce preziose come la “confezione” che le racchiude, pronte a meravigliare nella loro essenzialità. La poesia di questa autrice elegante e raffinata è frutto di un lavoro che evita il superfluo e si concentra sulla parola, sul singolo termine capace di “smuovere” qualcosa in chi legge.
“Ai piedi delle foglie / l’aria è dolce”
I movimenti leggeri, le trame sottintese rese evidenti dalle parole, le immagini che colpiscono per originalità, il ritmo che si allarga e si restringe come respiro… Tutto questo, e altro ancora, è la scrittura di Tiziana Soressi, e non si può non concludere con la frase finale del breve testo in prosa che chiude la raccolta: “Aspettiamoci solo miracoli.” Sì, la poesia, quando è davvero tale, è miracolosa, perché ha in sé la forza di aprire, di costruire, di procreare. Un messaggio forte e anomalo, in un mondo ancora troppo spesso votato alla distruzione.

                                                              Francesco Sicilia


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