venerdì 1 luglio 2011

Agropoli - “Anime in Parole” di Rosaria Zizzo

Sul “percorso del rispetto” un incontro con le “…donne”
La F.I.D.A.P.A. apre l’estate agropolese con un progetto di grande qualità


Un cerchio di candele sa trasformarsi in rogo di strega, quando l’arte lo riempie di parole vere, intime, toccanti.
Un luogo, una notte senza più luna e Pia Lanciotti fa vibrare, nel magico Castello di Agropoli, le corde che ogni donna ha in sé. Lo fa, lo sa fare, perché è artista di spessore: è duttile, malleabile, capace di ogni metamorfosi.
È brava.
Sa essere strega e donna, sa essere bambina e adolescente, moglie, madre… donne. Non una, ma tante e tutte differenti, nondimeno, in intimo sentire, è la diversa sfaccettatura dell’unanime dolore.
Ella ci mostra un diamante. Ogni taglio è disuguale, ma ha in sé la stessa luce.
È luce che ghiaccia il sangue nelle vene. È specchio in cui rimirarsi, riconoscersi. Grottescamente. E la bambina araba non è dissimile da nostra nonna. O forse da noi stesse. E Veronica, la sedicenne, potrebbe esserci figlia? E chi è quella madre? E la “vecchia” cinquantenne? Noi, le chiavi le troviamo?
Quanti anni sono passati dall’abrogazione del articolo 559 del codice penale? Quaranta? Quarantadue? Eppure… ogni parola qui è attuale… è di oggi. Ieri non sarebbe stata diversa perché, malgrado tutto, è condizione eterna, immutabile: è drammatica di quotidianità donnesca.  È subita. Ancora.
“Anime in Parole” di Rosaria Zizzo è una lama tagliente, è più forte di un colpo da sparo: entra dentro facendosi lentamente spazio nella carne di donna. Lo sa fare nei fatti a parole, con le parole di cui la Scrittrice è regina. Ella affronta l’argomento di genere con garbo e tuttavia con ruvidezza, ci mostra una rosa nella sua totalità, così com’è: con i vellutati petali e con le sue spine; ci inebria col suo intenso profumo e ci lascia piccoli indelebili, profondi segni di cicatrice.
Cosa hanno colto gli spettatori uomini delle sue parole? Cosa hanno sentito?
Indignazione, incredulità, rabbia? O sono rimasti sordi?
La serata di ieri, 30 giugno, è stato un dono della F.I.D.A.P.A. con il Patrocinio del Comune di Agropoli. L’evento si inquadra nel contesto delle manifestazioni promosse dalla F.I.D.A.P.A.  stessa sul tema nazionale “Il percorso del rispetto”. Ed è stato fortemente voluto ed organizzato dalla Professoressa Lucrezia Araneo, Presidente F.I.D.A.P.A. sezione di Agropoli.
Riflessive, interessanti e coinvolgenti sono state le parole di commento della Dottoressa Clotilde Cioffi Baccari, Vice Presidente Distretto Sud Ovest F.I.D.A.P.A..
Alla scrittrice, all’attrice, ai musicisti del Gruppo Arcadia, alla F.I.D.A.P.A., a tutti gli organizzatori, al Comune, che ha saputo scegliere, e alle parole, alle parole, sì, va il nostro grazie e un grande applauso.

Milena Esposito

7 commenti:

  1. bello,bello, bello!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  2. Le nostre vite in scena, la nostra quotidianetà,la nostra sofferenza, le nostre rinunce. donne vere.grazie Agropoli,grazie sindaco, grazie Lucrezia,grazie Pia, grazie Rosaria,
    grazie Milena

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  3. Agropoli città delle donne, per le donne.Sono orgogliosa della mia città, de mio sindaco, spettacolo di altissimo livello
    paola

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  4. Grande Agropolicitta della
    cultura Paola

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  5. Da uomo effettivamnete questo spettacolo mi ha fatto molto riflettere sull'universo femminile e su come spesso non ci accorgiamo che violenze e abusi sono sotto i nostri occhi e noi, per indifferenza o pigrizia, non facciamo nulla per evitarle. Grazie a chi ha organizzato l'evento, all'autrice, all'attrice ed alla redattrice di questo splendido articolo

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  6. Benvenuti al sud,benvenuti ad Agropoli....città del teatro e che teatro...PIA Lanciotti, una vera attrice:superba, eterea, fantstica, bella, brava!
    vogliamo risentirti, ovviamente il testo è quello che è....
    Laura

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