mercoledì 31 agosto 2011

IOLANDA STELLATO - ADESSO PIÙ CHE MAI




Autrice: Iolanda Stellato
Titolo: Adesso più che mai
Editore: Gli Occhi di Argo
Anno di pubblicazione: 2011
Numero pagine: 32
Copertina: cartoncino rigido monocolore
Formato: 12 x 21
Disegno in copertina: Rosita Lavorgna
Codice ISBN: 978-88-97421-04-7
Prezzo di copertina: euro 7,50
Spese di spedizione euro 3,63 (raccomandata postale)
Per info e ordini: gliocchidiargo@gmail.com

La chiave di lettura per penetrare nell'anima di Iolanda Stellato è tutta nei versi della breve lirica "Al disopra del tempo": "Se la tua carcassa è sazia d'anni, / se il tuo corpo ha perso vigore semina ancora, / semina fiori... / non pesare quello che fai né quello che ricevi. / Spiana la via, /spendi per chi è al disopra del tempo."
Questa missione/dono della poesia, che riscopre i valori della vita, nella prismaticità delle sue manifestazioni, nella gioia e nel dolore, nell’esaltazione e nelle delusioni, ma genera, sempre e comunque, speranza, ricorre spesso nella silloge, come ad esempio, in "Vivere la vita": "Guardare la vita e non viverla / è come un fiore senza profumo, / è come parlare e non essere ascoltato, / essere libera e vivere in gabbia, / amare il tuo uomo senza abbracciarlo, / partorire un figlio senza nutrirlo, / amare il prossimo senza sperimentare l'amore / fraterno."
E la poesia è tale se è fecondata dall'amore. Allora si apre a porte di futuro, innervata, però, nella memoria del passato e nei dolori del presente, ritmati dallo scandire del tempo.

                                                                       Giuseppe Liuccio

Messaggi poetici d’amore, di libertà, di fede, nella poesia di Jolanda Stellato. Nei suoi versi racconta le sue esperienze, la sua visione del mondo, le sue emozioni, proponendole alla riflessione di chi legge. A volte mette in evidenza la felicità conosciuta e poi perduta. Sempre vivo è il ricordo del passato, della sua giovinezza, dei progetti di vita fatti, in parte realizzati, in parte frantumati da un’amara e severa legge dell'esistenza che le ha portato via affetti cari, indispensabili per poter continuare a vivere serenamente i suoi giorni.

                                                                               Nidia Russo

Le rime, le assonanze, le consonanze sono spontanee, occasionali, non ricercate, eppure danno sonorità, armonia, fluendo come l'acqua viva d'un ruscello, che dona ristoro all'anima assetata d'amore, di vita.
Come il buon vino, la Poesia di Iolanda va centellinata, assorbita a piccoli sorsi, così com'è nata nel profondo prima di farsi suono, parola, parabola: va gustata lentamente, sillaba dopo sillaba, suono, voce dell'anima, armonia, per ritrovarsi in comunione di spirito con il fruitore, diventando con lui una cosa sola: creatura di creature.
                 
                                                                        Germano Bonora


domenica 28 agosto 2011

Annalisa Miceli e il suo “Lampi di Seta”



Vogliamo segnalarvi il bell’articolo di Paola Pedullà pubblicato sul sito www.versosalerno.it e dedicato alla presentazione dello scorso 19 agosto, presso gli “Ospedali Riuniti San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona” di Salerno, della raccolta “Lampi di Seta” di Annalisa Miceli.
Un’iniziativa particolarmente valida, interessante ed efficace, per andare oltre le solite banalità in cui spesso vengono immersi gli argomenti della sofferenza e della diversità.
Qui trovate l’articolo.
Per contattare Annalisa Miceli, l’indirizzo e-mail è lisapoetry@virgilio.it
Per qualsiasi informazione sulla raccolta, cliccate qui


sabato 27 agosto 2011

E Ortega scopre Bosco


16 giugno 2010

IL MATTINO.it

di Erminia Pellecchia


Estate del 1969, Francesco Rosi è a Scario. Ospite del regista che, con «C’era una volta», ha celebrato la Certosa di Padula, l’inquieto Josè Ortega, occhi mobili, inquieti, divertiti, l’atteggiamento spavaldo da hidalgo della Mancha. Un Don Chisciotte pittore, esule per scelta, antifascista convinto, combattente, sempre, in nome della libertà. Una passeggiata casuale e ORTEGA scopre Bosco, un nugolo di case, sorta di avamposto di pietra e verde verso San Giovanni a Piro. Ad accoglierlo è la piazzetta con la chiesa di San Rocco. Si ferma a leggere la lapide sulla facciata: «Bosco, per tirannica vendetta combusta nel 1828, perchè prima spiegò il tricolore, risorta dalle ceneri, con fede immortale esalta i martiri suoi». È il segno della patria ritrovata. Quel borgo contadino è simile a quello della sua infanzia, la storia si intreccia al suo vissuto, il potere borbonico con la dittatura di Franco che ha combattuto dall’età di quindici anni, pagando con il carcere e l’addio all’amata Spagna. Si ferma a parlare con gli abitanti, poveri, il viso scurito e indurito dal sole come la sua gente, conosce un medico, Nicola Cobucci, leale, schivo, generoso. Nasce un’amicizia che durerà fino alla morte. A Bosco ORTEGA compra un terreno, disegna e costruisce la sua casa studio, un pizzico di atmosfere moresche tra i monti del Cilento. Disegna tutto, pavimento, mobili, arredi. Nel giardino della chiesa su cui affaccia la sua terrazza scolpisce una roccia simile alla montagna che lo sovrasta e da cui osserva levarsi libero il volo delle aquile. Passa le giornate a dipingere, deposita colori, pennelli, quadri, bozzetti, prove di cartapesta, ceramiche dappertutto: li vediamo ancora oggi così, malgrado siano passati vent’anni dalla morte, affastellati sulle pareti e a terra, mescolati ai libri degli amici poeti e scrittori. E, per i martiri di Bosco lascia sulla strada provinciale all’ingresso del paese un segno: un murales che inneggia alla libertà, «il suo sermone - dice commosso Cobucci - di impegno civile alle generazioni presenti e future». Mentre per la famiglia di quel giovane che considera ormai un fratello innalza un monumento funebre nel cimitero: una costruzione bianca, mediterranea, all’interno forgia una vetrata che si illumina ai raggi del sole: lui ateo rappresenta un albero, ma quei rami intrecciati al tronco hanno la dolce impronta di un Cristo in croce. L’eredità di ORTEGA è preziosa per Bosco. E non solo. Il sindaco di San Giovanni a Piro, Maria Stella Giannì, d’intesa con il presidente del Parco del Cilento Amilcare Troiano, ha dato il via ad una cordata per la salvaguardia di un patrimonio d’arte unico in Campania e forse in Italia. Ha già parlato con il prefetto Sabatino Marchione, per le celebrazioni dell’Unità d’Italia, il prossimo marzo, realizzerà, complice il consigliere delegato alla cultura Giovanna Tripari, una mostra con le opere dell’artista, custodite gelosamente da molti residenti. La location è la vecchia scuola, un palazzotto ottocentesco recuperato con i finanziamenti del Parco. «Sarà - annuncia - la sede del museo Ortega, per la cui costutuzione stiamo predisponendo un progetto per la Regione». D’accordo anche il soprintendente per i Beni artistici e storici di Salerno Fabio De Chirico che, da parte sua, si farà carico del restauro del murales. Anzi azzarda un’ipotesi ancora più ardita, che vede un entusiasta Troiano: una rete museale con i luoghi di Ortega, Chieti, Matera, Cosenza, Bosco, ovviamente, capofila.

venerdì 26 agosto 2011

La Stronza sul giornale!

Ecco il bell'articolo dedicato al nostro concorso dal quotidiano salernitano "La Città".
Attendiamo all'indirizzo occhidiargo@hotmail.it le vostre vignette e i vostri racconti!


giovedì 25 agosto 2011

Il Cielo in una Stronza!

Concorso per scrittori, fumettisti, disegnatori e vignettisti.
Sul tema dell'amore e del disamore.
Per leggere il bando clicca sulle chiocciole!




lunedì 22 agosto 2011

Partiamo dal Cilento!


Curiosando nell’Antico
1° Tour in Bus de Gli Occhi di Argo
Centro di Promozione Culturale per il Cilento

La roccaforte di Maria 

Il giardino di Josè



Roccagloriosa e Bosco di San Giovanni a Piro
domenica, 4 settembre
Itinerario curato dal Professor Fernando La Greca - Ricercatore di Storia Romana – Dipartimento di Studi Umanistici – Università degli Studi di Salerno




Partenza: Agropoli (SA)
Destinazioni: Roccagloriosa e Bosco di San Giovanni a Piro (SA)
Durata: 6 ore
Orario: 14,00 - 20,00
Prezzo: 18,00 euro + 1,50 ingresso Antiquarium Roccagloriosa
N.B.: se si supereranno le 15 persone iscritte il prezzo del solo viaggio sarà 15,00 euro a  partecipante
Data: 4/09/2011
Mezzo di Trasporto: mini-bus climatizzato
Numero minimo di partecipanti: 15 persone
Numero massimo di partecipanti: 18 persone
Prenotazione obbligatoria: da confermare entro lunedì 29 agosto versando l’importo del solo trasporto
I dettagli dell’escursione saranno resi noti nei prossimi giorni
Tutti i partecipanti devono trovarsi al punto di partenza 15 minuti prima dell’inizio del tour
Il viaggio in bus è garantito al raggiungimento del numero minimo, in caso contrario l’intera cifra sarà rimborsata.
Raggiunto il numero massimo non sarà più possibile inserire alcun partecipante.
Dall’ atto dell’ iscrizione la penalità sull’ importo totale del viaggio è pari: al 75% fino a 3 giorni prima della partenza; al 100% dopo tale termine

Chi aderisce all’iniziativa diventa, se non lo è già, gratuitamente socio de Gli Occhi di Argo ed ha diritto a uno sconto del 10% a persona per la prenotazione di un ulteriore tour

Per info: occhidiargo@hotmail.it 3292037317 / 0974823315

Una “Terra delle Sirene” tutta da scoprire

Un piacevolissimo incontro, quello di ieri sera presso il Centro Artistico “Keramos” di Antonio e Andrea Guida, ad Agropoli.
Il professor Fernando La Greca, Ricercatore presso il Dipartimento Di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Salerno, ha donato ai presenti un affascinante “viaggio fotografico” attraverso luoghi noti e meno noti del Cilento, attraversati alla luce delle più recenti scoperte archeologiche riguardanti le età greca e romana.
Circa duecento fotografie hanno svelato particolari artistici, ricchezze del territorio, curiosità, ecc. , spesso sconosciute ai più, anche perché al di fuori dei consueti itinerari turistici. A fine serata, tutti i presenti hanno convenuto sulla necessità di proporre altri incontri simili: la ricchezza artistica e archeologica di questa zona merita molta più attenzione, è bellezza e cultura a disposizione di tutti noi.
Sicuramente, quindi, “La terra delle Sirene. Viaggio nel Cilento greco-romano” sarà un appuntamento che si rinnoverà, con forme e modi aperti alle proposte di tutti gli interessati.  “Gli Occhi di Argo” invita tutti gli amanti del nostro territorio a partecipare attivamente alla sua valorizzazione anche attraverso questo tipo di iniziative.  
Contattateci per informazioni, proposte, osservazioni…