domenica 16 ottobre 2011

LE 5 MAGICHE DOMANDE APERTE A GIACINTO PANELLA



Sono nato e vivo a Ceccano (FR), in Ciociaria insomma. Ho 55 anni, una laurea in Biologia e un lavoro nella sanità pubblica. Sono sposato, ho due figlie e svariati gatti. La scrittura è una passione che si è accentuata negli ultimi anni anche se sono costretto a coltivarla nei ritagli di tempo. Quest'anno ho pubblicato il mio primo romanzo, "Un'altra vita" e adesso sto revisionando il nuovo, nel quale ripongo discrete aspettative. Nelle mie storie esalto sempre la forza e il coraggio delle donne, perché sono profondamente convinto che siano migliori di noi uomini.

Come nasci?
Da ragazzo leggevo tutto quello che mi capitava tra le mani: libri, fumetti, giornali, fotoromanzi... Ho iniziato a scrivere poesie, stimolato dalle prime palpitazioni adolescenziali ed ho continuato per diversi anni, salvo poi smettere completamente. Più avanti con l'età mi sono dedicato ai racconti, prima brevi, poi lunghi, fino ad arrivare al romanzo: come già detto, a marzo ho pubblicato "Un'altra vita" ed. Giovane Holden.

Qual è il tuo messaggio?
La vita di ognuno è piena di eventi negativi dai quali bisogna cercare di trarre insegnamento e forza per andare avanti. Chi ha grosse ambizioni il più delle volte rimane deluso e sarà scontento per sempre. Chi si guarda intorno e si ferma a osservare un fiore cresciuto in mezzo al cemento saprà gustare i piccoli piaceri della vita; e sono quelli che riempiono le nostre giornate. Questo non significa rinunciare ai propri sogni, ai propri ideali, bensì perseguirli tenendo ben presente la realtà delle cose. Se vogliamo definire il messaggio con una parola, direi: "speranza".

Di cosa ti nutri?
Essenzialmente di emozioni. Senza di esse la vita è un mero susseguirsi di fatti concreti, azioni finalizzate a soddisfare bisogni materiali. Ogni cosa può essere fonte di emozioni: un libro, una canzone, una chiacchierata con un amico, una passeggiata nel bosco, un ricordo che si perde nel tempo.

Chi vuoi ringraziare?
La mia famiglia, per quello che mi dà e per la pazienza con cui tollera le mie "assenze". La vita, unica vera maestra, che non mi ha abbandonato quando avrebbe potuto.

Che cosa chiedi?
Un futuro per le nuove generazioni. Noi adulti, i governanti in primo luogo, ci stiamo impegnando attivamente per distruggere il pianeta, e siamo già a buon punto. Senza una presa di coscienza collettiva sarà difficile.

1 commento:

  1. sono maurizio bardoni, un autore dell'antologia della stronza, sono lucchese ma vivo in brasile, ho apprezzato le tue idee, sulle donne sono d'accordo con te, ho anche scritto un racconto a proposito, se lo vuoi leggere, e/o parlare del più e del meno, scrivimi
    bardoni.maurizio@gmail.com

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