lunedì 31 dicembre 2012

Un augurio di Buon 2013 da Gli Occhi di Argo


La diligenza di Capodanno


Mezzanotte suonò sopra il villaggio
nella placida piazza solitaria...
le ore sobbalzano nell'aria
per la tacita volta senza raggio;
recava da lontano, intanto il vento
come un tintinnio garrulo d'argento,
e pel villaggio solitario; errare
un trotto di cavalli si sentì;
un cavallo vicino, ecco nitrì
il gabellier si sporse per guardare;
qualche finestra ancor s'illuminò
e mezzanotte, lenta, risonò.
La diligenza a dodici cavalli
arriva con dodici signori.
e tutti, presto presto, venner fuori
con valige, con scatole, con scialli;
e il primo, un vecchio tremulo e bonario:
«Lode a Dio - esclamò - siamo in orario!»
Era il trentun dicembre ed era l'ora
che l'anno vecchio, curvo, se ne va,
nel mare eterno dell'eternità
svanisce, si disperde, si scolora,
mentre vanno per ville e per tuguri
baci e abbracci, brindisi e auguri.


Andersen


Lunedì Poesia - Monica Fiorentino





Lunascarlatta

Autrice: Monica Fiorentino

Rami di luna.
Guardami attraverso.
Il peso del tempo.

Ulisse.
Dondola la culla
un angelo

Lunascarlatta.
La tua bocca indecente.
Magnifica il cielo.

Una gardenia.
La festa dei tuoi occhi.
Neve d’aprile.

Una matita.
Fra le pieghe delle tue note.
Scorrono le rose.

- Cercami
Invoca il tuo nome
anche la luna

Una farfalla
sul bianco marmo.
È colore


Per contattare l’autrice: angelo.dicarta@libero.it

Il verso breve si affaccia in questa iniziativa grazie a Monica Fiorentino, che ci offre sette “tocchi” che rimandano ad uno stile inconfondibilmente giapponese. La poesia di ispirazione haiku è un’ulteriore evoluzione del “dire tanto con poco”, caratteristica generale della poesia; qui parole singole condensano interi mondi, e la voglia di condensare è testimoniata anche dai punti che isolano i singoli versi.
Una costruzione particolarmente originale, questa di Monica Fiorentino, che raggiunge una resa linguistica (ma non solo) di alto spessore.  
I suoi versi vanno letti con molta lentezza, magari anche a voce alta, per meglio “sentire” tutta la forza del messaggio di cui sono custodi. Vanno letti e riletti perché, quando la poesia custodisce molto, molto nel tempo rilascia. Occorre però accostarsi senza fretta: chi si lascia travolgere dai ritmi frenetici della quotidianità qui troverà solo una lingua diversa dalla sua. Ma chi è in grado di rallentare, soffermarsi, troverà sette preziosi fiori da cogliere, sette fiori che diventano ventuno, e ancora di più…
Magia della Poesia, ancora una volta.


Leggi il bando I RACCONTI DI VENER dì

domenica 30 dicembre 2012

"L'Incantesimo del Libro": le prime foto



Inaugurata venerdì 28 alle ore 10,00, continua ad Agropoli (SA) la Prima Fiera «L’Incantesimo del Libro», organizzata da «Gli Occhi di Argo» in stretta collaborazione con il Comune di Agropoli, la Commissione Pari Opportunità, l’Associazione Operatori Turistici e moltissimi artisti.   
Ogni giorno sono previste presentazioni, reading, spettacoli per bambini e tanto altro ancora.
Qui trovate il programma di oggi, domenica 30, e qui quello di domani, lunedì 31.
Ecco alcune foto delle prime due giornate.  
Non mancate ai prossimi appuntamenti!


venerdì 28 dicembre 2012

I RACCONTI DI VENER dì - Andrea Antonini





Verso casa

Autore: Andrea Antonini

Ancora un po’ e sarò a casa. Già da un po’ il paesaggio che mi si fa incontro, curva dopo curva, mi è caro; le mie colline sono proprio di fronte a me adesso, sono queste le strade della mia infanzia, della scuola, della mia vita.
Non ricordo di averle mai percorse con questa serenità: d’altronde me ne sono andato proprio per questo motivo. Forse. Sono passati così tanti anni che non ricordo neanche perché sono andato via. Bugiardo.
Dal finestrino vedo sbiadito il riflesso del mio tenue sorriso. Adesso posso confermare con assoluta certezza che tutto quello che in questi anni qualsiasi anima sbadata, che ho incontrato per questa terra, mi abbia detto sia vera: “Non c’è niente di più bello che ritornare indietro, farsi vivo con le persone e i posti che ormai ti avevano perso. Niente paura però, se quella da cui fai ritorno è la tua gente, se quelli che vedi davanti a te sono i posti della tua infanzia, nessuno ti avrà dimenticato”.
L’ultima volta che ho parlato con mia madre stavo raccogliendo le ultime cose dalla mia camera, ricordo che nella sua voce non sentii nessuna speranza, sembrava aver capito che ormai non sarei più ritornato.
Non volli dirgli niente, avevo già programmato il mio grande rientro e non volevo rompere l’incantesimo. Sono stato sempre un grande ammiratore dei finali a effetto, carichi di forti emozioni e adesso avevo l’occasione di farne uno per davvero.
Sto tornando così a casa. Sono felice? Non lo so, in tutti questi anni ho provato talmente tante emozioni diverse che non so veramente cosa mi sia rimasto adesso. Di certo ho vissuto, in un modo tutto mio, ma ho vissuto. Certo avrei potuto prendere tante altre vie, sarei potuto stare più con la mia famiglia, i miei amici; al contrario invece sono scappato, ma adesso ritorno non da una fuga ma da una parte di vita. Se penso a quanto mi sono perso andando via, a quanto ho trovato partendo, lo stomaco si riempie. Una vita non basta, è così tremendo e bello allo stesso tempo sapere che tutto finirà; chissà quante altre volte mi sarà concesso di provare queste cose. La certezza è adesso.
Dal basso spunta la consapevolezza che durerà poco, una volta tornato, tutto tornerà alla normalità. Ma adesso no, questo è il mio momento.
Eccoci all’ultima curva, sono proprio davanti alla strada, gli alberi sono ancora li, immersi nella grande polvere. Faccio gli ultimi passi prima del cancello con una trepidazione inattesa. Ho paura di sprecare questo momento. Poi all’improvviso eccoli li, tutti riuniti allo stesso tavolo, sotto la grande quercia; non potevo chiedere di meglio. Vedo le facce che una alla volta puntano verso di me, alla fine uno si alza in piedi, mi fissa da lontano, non c’è dubbio: è mio padre.
Con eroica disinvoltura tiro fuori dalla tasca le vecchie chiavi di casa, apro il cancelletto di ferro, un po’ più arrugginito dall’ultima volta, e sicuro mi faccio avanti.
In questo momento capisco che sotto questi capelli, adesso un po’ più folti e disordinati, sotto questa nuova barba, c’e ancora il ragazzo che se n’è andato anni prima. Certo un po’ cambiato, ma l’aria di casa coglie e tira fuori sempre la tua stessa essenza.
Arrivato di fronte il tavolo appoggio il sacco per terra, stanno tutti ancora guardandomi cercando di trovare le parole, non posso credere di averli tutti davanti. Tutto è forse diverso ma niente è davvero cambiato. Una smorfia di sorriso passa per la bocca di tutti, è ora il mio momento, il mio grande finale è arrivato. Troverò ancora un tale trionfo. Poco importa adesso, sorrido e saluto mia madre.
Giù il sipario.

Per contattare l’autore: andrea.antonin@gmail.com


Andrea Antonini è uno scrittore che sa dipingere con le parole: brevi pennellate che descrivono minuziosamente un evento per il quale potrebbero bastare poche parole, apparentemente. E invece è denso di emozioni trattenute e manifeste, perdi più in evoluzione mentre i passi avvicinano il protagonista alla meta.
Ad ogni passo c’è una considerazione, un’emozione, un ricordo, in un intreccio che svela la realtà della vita nella sua piacevolezza ma anche nella sua durezza. Non è un ritorno a casa facile, questo, né il tutto si conclude con l’irreale “e tutti vissero felici e contenti”. C’è vita a piene mani, n questo racconto, vita aperta alla speranza.
Andrea Antonini descrive abilmente un ritorno dalle mille sfumature che sorprende chi accoglie ma in parte anche il protagonista: “l’aria di casa” offre l’insostituibile conforto della certezza, riconosciuto come tale quando non odiato come gabbia soffocante.
È tutto questo, il racconto, e altro ancora, da scoprire tra le righe ma anche in se stessi.



mercoledì 26 dicembre 2012

Tecniche di rilassamento: un interessante corso esperenziale















Casa di ospitalità S. Antonio        
Convento dei Frati Minori Capaccio (SA)                                             
luogo che favorisce la pace dell’anima e la riflessione, con lo sfondo della valle dei templi di Paestum, il santuario della Madonna del Granato e il monte Calpazio
Corso esperienziale in convento
Stress e salute
Tecniche di rilassamento e meditazione
L’OMS definisce la salute  uno stato di perfetto benessere fisico, mentale e sociale, e non semplicemente assenza di malattia. Questa definizione ritiene la salute uno stato ideale. In realtà essa non è totalmente presente e non è del tutto duratura.
Ogni  giorno viviamo situazioni che mettono in pericolo la nostra salute, basti pensare allo stress, che è ritenuto da alcuni specialisti la causa dell’80% delle malattie organiche. Per stress intendiamo la somma delle reazioni messe in atto dall’organismo di fronte a qualunque stimolo  fisico, ambientale, mentale o emozionale  che tenda a perturbarne l’equilibrio. Quando tali risposte  sono inadeguate o prolungate nel tempo si può giungere alla malattia. Uno stato di stress  continuativo rovina anche il benessere spirituale. Se si è preoccupati e ansiosi, con i nervi a fior di pelle e sospettosi, non si può cogliere gli aspetti positivi e il bene che è nella propria vita. E’ difficile aprirsi all’amore verso gli altri e verso Dio.
Nel corso degli ultimi decenni è aumentata la consapevolezza del ruolo preponderante svolto dalle emozioni e dai pensieri come fattori interni responsabili di stress. Stati persistenti di ansia, angoscia, tristezza, gelosia, rabbia, paura e pensieri catastrofici,  rappresentano esperienze di intenso stress negativo.
Questo  corso esperienziale in convento, con l’aiuto del silenzio, dello  scenario naturale e storico di Paestum di grande bellezza, avrà l’obiettivo di acquisire alcune conoscenze, modalità e tecniche per favorire l’equilibrio corpo-mente-spirito.
Rifletteremo su: stress negativo e positivo, salute e psiconeuroimmunologia, emozioni e pensieri positivi.
Sperimenteremo: tecniche di respirazione, di meditazione e di rilassamento in particolare il Training Autogeno.
Il training autogeno è largamente conosciuto e diffuso in tutto il mondo come “tecnica di rilassamento”, ideata dal dottor J.H.Schultz, medico neurofisiologo e psicoterapeuta, che lo definì più propriamente  “metodo di autodistensione da concentrazione psichica” che consente di modificare situazioni psichiche e somatiche. Training vuol dire “allenamento, cioè apprendimento graduale di una serie di esercizi di concentrazione psichica passiva, concatenati, allo scopo di portare progressivamente al realizzarsi di spontanee modificazioni del tono muscolare, della funzionalità vascolare, dell’attività cardiaca e polmonare, dell’equilibrio neurovegetativo e dello stato di coscienza. Svolto ogni giorno, consente di acquisire un rilassamento fisico e mentale che faciliterà varie situazioni. Ad esempio può migliorare la qualità del sonno, rinforzare l’autostima, smorzare le reazioni emotive, aiutare la concentrazione nello studio, migliorare varie prestazioni da quelle sportive, lavorative ed altre. E’ stato sperimentato per anni con ottimi risultati. Questo metodo è impiegato anche, nel trattamento di: ansie, panico, fobie, disturbi psicosomatici dell’apparato digerente, psicomotorio, respiratorio e in quelli della pelle, della muscolatura e articolazioni , ormonali ed epatici.
Programma:
Domenica 30 dicembre: ore   9,00 inizio corso - ore 11,00 coffee break - ore 11,15 ripresa corso - ore 13,00 pranzo(chi vuole)
E’ possibile pranzare in convento prenotando in anticipo(costo 15 euro)
Sabato 29 dicembre è  possibile  soggiornare in convento dedicandosi:
- al trekking (possibilità di avere una guida)
- alla visita: del museo del Gran Tour, del Centro storico di Capaccio Paese, del Santuario della Madonna del Granato, del museo e degli scavi di Paestum.
Il pernottamento con  pranzo e  cena è: 
- di 60 euro a persona in camera doppia o tripla con bagno interno (disponibili soltanto sei stanze) 
- di 50 euro a persona in camera singola o doppia con bagno esterno
Relatore
- Dr.ssa Patrizia Del Verme, laureata in Psicologia all’Università “La Sapienza” di Roma, è specializzata in Training Autogeno e Psicoterapia Psicoanalitica. E’attualmente Dirigente Responsabile dell’Unità Operativa di Psicologia dell’ASL/SA del distretto Sanitario di Capaccio. Autrice di varie pubblicazioni di Psicologia.
Sede del corso:
Casa di Ospitalità S. Antonio Convento dei Frati Minori Capaccio Paese (SA)
Prenotazioni: fino ad esaurimento posti max 30. E’ possibile scaricare il foglio apposito dal sito: www.casaospitalitasantantonio.eu. Per informazioni Tel.:0828/1890457- 339/4455745 e-mail: infocorsiconvento@virgilio.it. Con un numero di  iscritti inferiore a 10 il corso verrà annullato.
Il costo del corso è di 15 euro a persona escluso pranzo.
Per  la partecipazione al corso è richiesto il pagamento di 15 euro tramite bonifico bancario intestato a:  Prov. Religiosa Salernitano - Lucana dell'Immacolata Concez. dei Frati Minori, Via Convento, 2 - 84081 Baronissi (Sa) BCC di Capaccio filiale di Capaccio Scalo EU IBAN: IT53 P084 3176 1400 0000 1401 690. Va specificata la causale del versamento “Corso stress e salute” ed  inviata  tramite fax N. 0828/1890186 copia del bonifico e del modulo di prenotazione(specificando l’adesione ad un’eventuale escursione). Se si rinuncia la quota verrà restituita.
Il pagamento e l’iscrizione può avvenire anche presso il Convento contattando il
sig. Gianpietro (tel.:3397638823) entro il 22 dicembre.