lunedì 23 aprile 2012

Lunedì Poesia - PATRIZIO PESCE


Squame d'estate

Inquieta quella nube estiva
richiama onde incerte
sull’anello di ritorno.
Un sospiro fuggito via
un mutato orizzonte svezzato
al cuore ne allentano il filo,
l’adagiano sulla ruga spezzata
e questa morte in vita,
questa tomba aperta
è un taglio di luna
è un antico assedio velato
che spinge e feconda il mare.

Patrizio Pesce (Livorno)


"Squame d'estate" parla della stagione che presto arriverà con toni che incantano, in una modulazione sapiente dei registri poetici. Sempre più bravo, Patrizio Pesce: la validità della sua poesia si fa strada mentre lui continua a sperimentare nuovi accostamenti di suoni, parole, immagini.
Qui riesce a mostrarci la contemporanea presenza, nella stagione estiva, di ritmi lenti e di inquietudine, in un continuo "toccarsi e mescolarsi" delle forze della natura e di quelle umane. Un'estate sorprendente, questa, da vivere e "notare" in tutte le direzioni.

Dello stesso Autore: Il muro

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