venerdì 30 novembre 2012

Agropoli in Presepe - Da domani alle ore 17,00

Un grande concorso dedicato ai racconti



È indetto il Concorso on line I RACCONTI DI VENER dì.
La partecipazione al Concorso è gratuita. Si partecipa con testi inediti a tema libero.
Solo per i racconti selezionati è previsto un contributo di euro 15,00.
I racconti selezionati verranno inseriti in questo blog, sia nell'home page sia in un'apposita sezione man mano arricchita con i testi di tutti i partecipanti.
Inoltre, ogni testo pubblicato riporterà una breve recensione critica a cura della redazione e il contatto e.mail dell'autore.
Ogni venerdì saranno inseriti nuovi racconti in questo blog e nel mese di ottobre 2013 tutti i racconti selezionati saranno pubblicati in un’antologia cartacea impreziosita da recensioni, commenti, immagini originali, testi dedicati, codice ISBN.
Non c’è nessun obbligo di acquisto dell’antologia I RACCONTI DI VENER dì.

Per partecipare basta inviare a occhidiargo@hotmail.it  il proprio racconto (LUNGHEZZA MAX 3600 battute spazi inclusi) accompagnato dalla seguente dicitura:

“Dichiaro e garantisco che l’Opera … è di mia creazione esclusiva e di averne la piena disponibilità, nonché la titolarità esclusiva di tutti i diritti alla stessa inerenti, autorizzo l’inserimento e l’uso di questa Opera su tutto il materiale divulgativo evidenziato nel bando
I RACCONTI DI VENER dì (blog e antologia)”.
L'oggetto della e.mail deve essere: I RACCONTI DI VENER dì.
Gli autori dei racconti scelti saranno contattati via e.mail.
 
 
Le opere inserite nei nostri Concorsi sono di proprietà degli autori.
Gli Occhi di Argo non può essere considerata responsabile di eventuali plagi o illiceità commesse dagli autori e per il concetto delle opere pubblicate. Gli autori sono titolari dei diritti sulle loro opere, fatte salve le nostre pubblicazioni per le quali non potranno richiedere alcun compenso.

Le Sirene di Antonella Nigro - Sabato 1° dicembre


giovedì 29 novembre 2012

La Non-Recensione di Rosario Tedesco

MAMMA, TU NON SEI COME LE ALTRE!



"Il Paradiso: l'Universo prima del commento." Emile Michel Cioran

Cara Milena,
ho voluto pensarci un po' prima di rispondere alla richiesta che mi hai rivolto l'altro giorno.
Di primo acchito ti avrei detto che quanto ti ho riferito al telefono dopo le mie prime impressioni "a caldo" seguite ad una prima fugace quanto intensa lettura del tuo libro esaurivano ed esaudivano all'incirca quanto "io sentivo di avere da dire" sulla tua opera, non certo per liquidarla con poche parole, ma per renderle il più grande omaggio che io e/o chiunque altro/a avrebbe potuto rivolgerle, ossia, quelle di chi teme che sminuirebbe con un qualsiasi commento un libro che fin dalle prime battute si percepisce sia stato scritto, come direbbe Nietzsche, "in sangue e ed in sentenze" e, quindi, più che essere letto, meriterebbe di "essere imparato a memoria", non da qualcuno in particolare, ma da tutti. Ciò unito a quelle inerenti alla necessità che esso fosse scritto "in questo preciso momento storico" quanto mai propenso perchè un'opera del genere fosse divulgata e diffusa il più possibile a largo raggio - se non addirittura sull'intero globo - e che io mi sentivo chiamato oltre che onorato a farlo con tutti i mezzi che Dio mi ha donato per farlo - oltre che con la mai volontà, e che il fatto che sia stato tu a scriverlo prescinde dal valore intrinseco che essa ha, nel senso che - almeno per me- è talmente chiaro che tu sia stata "guidata" a scriverlo, che tu abbia avuto più che altro la funzione di tramite "tra il cielo e la terra" è così palese che inchinarci a Chi ha voluto ciò più che a te sia doveroso, pur puntualizzando - a rigor di Logica - che se sei stata scelta tu e "non chiunque altro" è stato, ovviamente ( e nemmeno poi tanto) perchè col tuo stile avresti garantito più di ogni altro quell'immediatezza unita al Dono della di Sintesi indispensabili perchè i significati ed i messaggi di cui essa si fà veicolo fossero resi nella maniera più semplice e diretta possibile, così che risultassero alla portata del maggior numero di persone possibili.
Di seguito, anzi, esattamente "nel mentre" sto redigendo questa mia letter(in)a di risposta, che vuole essere - pur senza il volere di chi ne è autore, il quale si limita a prendere atto (esattamente come te e chiunque leggerà questo scritto) di quanto sta avvenendo Qui ed Ora - anche una disamina più attenta, oculata e dettagliata, di quanto ho argomentato a voce d'istinto dopo una prima veloce lettura del tuo libro che, ripeto, non intende nè può essere considerata una recensione, in quanto la tua Opera, come tutte quelle davvero degne d'esser definite tali, come l'Arte con la A maiuscola, o, se preferisci - e so che lo preferisci - la Poesia, non meritano giudizi di valore. Direi che non meritano giudizi.
Anzi, se proprio vuoi che ti dia un suggerimento - ed anche se non lo vuoi, io te lo do lo stesso, perché quanto sto per dire "va assolutamente detto" - a chiunque nel corso delle presentazioni del'opera in questione dovesse rivolgerti una domanda del tipo: "Mi direbbe, per favore, che cosa intendeva esattamente dire con la frase bla bla bla bla bla?" tu non avrai da dare che una sola possibile risposta: "Con quella frase intendevo dire esattamente quello che ho detto, nè una parola di più nè una parola di meno."
Tanto, in ogni caso, capirà chi deve capire, in quanto è giunto il Tempo perché egli/ella capisca.
Non capirà non deve capire, in quanto non è ancora giunto il Tempo perché egli/ella capisca.
E così è liquidato - quello sì! - anche ogni (im)possibile dibattito sul contenuto del libro.
Tanto per ribadire, ergo, dire pubblicamente, quanto ti ho detto privatamente, ossia, che ammiro il coraggio che hai avuto di chiamare le cose esattamente con il loro nome o, se preferisci - io lo preferisco - di "nominarle", senza preoccuparti minimamente delle polemiche o delle perplessità che avresti potuto sollevare in chi non ha in sè le conoscenze per poter penetrare con un solo sguardo ogni concetto che tiri in ballo, facendo sì che danzi, tra le altre cose, al ritmo dell'ironia, indispensabile nell'arte quanto nella vita per appassionare il prossimo alla Verità, non solo perché, come scrive Sant'Agostino,
"Nutre la mente solo ciò che la rallegra"
ma perché la Verità, per ogni Eletto, non va mai disgiunta dalla Bellezza, e per taluni - tra i quali il sottoscritto - coincide Divinamente con essa.
Perchè Verità è Bellezza, e Bellezza è Verità.
Nietzsche docet.

mercoledì 28 novembre 2012

Lia Lo Bue - Versi per un arcobaleno peregrino



Autrice: Lia Lo Bue
Titolo: Versi per un arcobaleno peregrino
Editore: Gli Occhi di Argo
Anno di pubblicazione: 2012
Numero pagine: 58
Copertina: a colori, cartoncino rigido brossurato
Formato: 14,5x21
Introduzione di: Francesco Sicilia




Progetto grafico: MITO  graficamito@gmail.com
Codice ISBN 978-88-97421-30-6
Prezzo di copertina euro 8,80
Spese di spedizione euro 3,63 (raccomandata postale)
Per info e ordini: gliocchidiargo@gmail.com
e.mail autrice: lialobue@libero.it


La poesia di Lia Lo Bue è – apparentemente – un canto solitario, un articolato monologo che si snoda lungo un percorso poetico affascinante. La protagonista, la stessa autrice, inventa una figura ideale di riferimento e ad essa parla, con essa interagisce, verso dopo verso, pagina dopo pagina.
C’è spazio per la gioia, lo stupore, il piacere, il sorriso, ma anche per l’amarezza, la rabbia, la delusione. In altre parole, c’è spazio per la vita: quella vera, quella vissuta, e così l’invenzione del personaggio di riferimento “si trasforma” in qualcosa di concreto, palpabile. È il miracolo, questo, dell’arte, reso possibile dalla forza espressiva delle parole.
Spesso la quotidianità è faticosa, la comprensione reciproca si fa largo a stento. In tali frangenti, chi possiede il dono preziosissimo dell’arte ha una possibilità in più per decifrare, comprendere, aumentare il proprio grado di consapevolezza. È proprio in quest’ottica che va letta «Versi per un arcobaleno peregrino», raccolta sorprendente sotto molti punti di vista. A cominciare dalla genuina forza espressiva dell’autrice, voce limpida che trascende “l’immediato” per ritrovarsi (e far ritrovare il lettore) in un universo emozionale che certamente appartiene a tutti noi.
Un altro aspetto sorprendente di questa poesia è rintracciabile nelle tante immagini scaturite dalle parole e da esse potenziate: la presenza e l’assenza, il fuoco e il ghiaccio, il peso e la fugacità, in un continuo “rimando al doppio”, alla possibilità e alla sua negazione.
Lia Lo Bue ci parla – e lo fa con una maestria tutta da godere – della vita e delle sue ambiguità, contraddizioni, ripensamenti, il tutto in un percorso lineare che comunque conduce all’epilogo chiarificatore. L’addio è inevitabile, così come lo è stato “l’incontro/invenzione”. È la stessa autrice, in una nota introduttiva, a spiegare la necessità di questo incontro; non possiamo dubitarne, alla fine della lettura, e chiudendo l’ultima pagina viene voglia di soffermarsi su immagini vivide che certamente restano dentro, nel cuore di chi legge. 

lunedì 26 novembre 2012

Il Cielo in una... Stronza: le foto di Saverio Caiazzo

Ecco le foto scattate da Saverio Caiazzo per la manifestazione finale del concorso "Il Cielo in una... Stronza", quinta edizione. Ancora un sentito ringraziamento agli autori, ai lettori, ai padroni di casa dell'Azienda Marino e a tutti i presenti. 
Arrivederci alla sesta edizione del 2013!


Lunedì Poesia - Piero Santamaria





Polvere di stelle

Autore: Piero Santamaria

Quante stelle
lungo la mia strada
cieli che vorrei vivere
ogni notte
perché di polvere di stelle è il mio essere
Quante parole vorrei pronunciare
quanti silenzi vorrei ascoltare
ogni notte
Ho bisogno di tutto questo per non dimenticare
mai
che sono stato anche qualcos’altro
un’altra allegria ha vissuto in me
in un altro tempo
Oltre la mente ho ascoltato il cuore
perché di polvere d’amore sono i miei ricordi
dolci visi, dolci parole
che sono in me
fino all’oblio

Per contattare l’autore: santamariapiero@libero.it

Il poeta Piero Santamaria ci parla di temi estremamente complessi in un componimento dalla struttura relativamente semplice, aperta, ariosa. L’argomento trattato è ben conosciuto; testimone ne è – tra gli altri – quel “mai” staccato dal verso precedente e dal successivo, a sottolinearne l’importanza e il peso quasi perentorio.
“Polvere di stelle” ci parla di reincarnazione, di inesauribilità dei sentimenti, di ciclicità, di contaminazione materiale/immateriale. Ce ne parla calandosi nella quotidianità di noi tutti, con un’efficacia che forse solo il linguaggio poetico può permettersi.  
Piero Santamaria ha ben chiari in se stesso questi temi, li espone come frutti del proprio percorso che si nutre anche di “un altro tempo”, non solo del presente. Il poeta può osare, spingersi oltre la superficie delle cose, per accorgersi della “polvere”: felice immagine, questa, dell’unione tra palpabile e impalpabile, mente e cuore, quotidiano ed eterno.

Dello stesso autore:


domenica 25 novembre 2012

Le prime foto della Stronza 2012!

Una manifestazione all’insegna del divertimento, della piacevolezza, della riflessione e – naturalmente – della buona letteratura, quella di ieri. La premiazione della quinta edizione del concorso «Il Cielo in una… Stronza», che si è tenuta presso l’Azienda Marino ad Agropoli (www.marino.it), ha visto la partecipazione di moltissime persone. Sono intervenuti anche il Sindaco di Agropoli, avv. Franco Alfieri, e l’Assessore alle Politiche per l'Identità Culturale Francesco Crispino.

Un particolare ringraziamento va ai padroni di casa, Assunta e Raffaele Marino; a Pino Imperatore; a Linda Massi, Enrico Giuliano, Milly Chiarelli, Antonella Nigro, Angela Paparella, Vito Rizzo, Serena e Sonia Ruggiero, Paolo Chiorazzo, Michele Calabrese, Carmela Rizzo, che hanno letto/interpretato al meglio i dieci racconti finalisti.
Ecco i vincitori:
- Vito Rizzo con «Auguri Z.», vince un soggiorno per una notte per due persone a «Casa Vacanze Campanina»;
- Linda Massi con «Lo sai che mi ami?» vince un soggiorno per una notte per due persone presso l' «Agriturismo San Francesco»;
- Michele Vaccaro con «Una grande storia d’amore fra due anime perse sul finire del millennio e a pochi mesi dal mondiale di calcio» vince un soggiorno per una notte per due persone al «B&B Marlè».
Complimenti vivissimi a tutti!
Ecco le prime foto della manifestazione, altre seguiranno nei prossimi giorni.