giovedì 19 settembre 2013

Fabrizio Roberti su "Il Coraggio Semplice" di Marco B. Cosma Vinci



Petali perfetti,
bella margherita!
Perfezione oscura e vana?
Ristai per te, per me, per noi, per Lui?
Splendida mi fissi impertinente.
Idea Sua del possibile?

(dalla poesia La bella margherita)

Quest’ultimo breve ed intenso libro di versi di Marco B. Cosma Vinci, porta impressi, secondo me, i segni che confermano un vero poeta.
Un tono di voce che appena si coglie diventa inconfondibile e l’integrità di poesie che sanno mettere a giusto fuoco interrogativi esistenziali, riflessioni sul senso della vita e considerazioni su pensieri e sentimenti.
Qui vi è dunque un tono di voce che si interroga e ci interroga sul mistero che attanaglia il nostro vivere; il dilemma della materia che ha scritto e ci ha scritto con sublime perfezione e caducità – incompletabile completezza; lo spazio tempo da cui deriviamo che si inviluppa e si sviluppa secondo leggi sconosciute.
E l’idea talvolta sottesa talaltra dubbiosa di un LUI Onnipotente che pervade ogni possibile stato di cose e mutamento.
Un libercolo di versi Il Coraggio Semplice, per il quale vi sono situazioni insormontabili che ammettono solo risposte ma senza alcuna domanda possibile a riguardo.
Leggendo infine questo libro che suscita sensazioni struggenti, appare con assoluta immediatezza e trasparenza il dolore per la vita che tutto cancella e che rende estranei a se stessi.

Fabrizio Roberti

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