giovedì 21 agosto 2014

"Beach" di Angela Buccino al Castello di Agropoli














Angela Buccino                            
Beach            شاطئ               החוף
Pietre di mare, ferro, specchio, tela.

(da Linea contemporanea VII Edizione, a cura di Antonella Nigro)

Tre parole e tre lingue diverse per designare uno stesso oggetto di desiderio, di speranza, meta ambita del viaggio ideale: la spiaggia.
Ma dopo questa estate come è ancora possibile coltivare nell’immaginario collettivo l’idea di spiaggia con secchielli e palette, granite, ombrelloni e pezzi di vetro satinato raccolti e custoditi come pietre preziose? E soprattutto con i nostri figli e le loro buffe ciambelle colorate?
Non è stato che un episodio tra tanti, e forse avrei dovuto indignarmi molto tempo prima, pur sapendo che indignarsi non è abbastanza, ma ora  la vergogna mi devasta.
Gaza, 16 luglio 2014: quattro bambini uccisi sulla spiaggia mentre giocano a pallone.
Ho detto che indignarsi non è abbastanza.
Ma qualunque azione può muovere solo da un itinerario interiore, non tanto e non solo verso Dio, quanto verso il centro di se stessi, di quell’Umanità che è il principio e la fine di tutto.
La pietra è un simbolo forte.
Il cumulo di pietre è legato ad un viaggio speciale: il pellegrinaggio.
Le pietre vengono portate dai fedeli alla Croce in un percorso che è sempre in salita, impervio e faticoso. Penitenza e preghiera insieme.
Ogni pietra un voto, un peso di cui liberarsi, come in una confessione muta.
Qui però nessuna Croce, nessuna speranza, nessun alibi.
Solo se stessi.

Agropoli, Castello Angioino-Aragonese
11 agosto / 7 settembre 2014

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