martedì 30 settembre 2014

Gli appuntamenti fissi che si rinnovano

A L'ArgoLibro continuano gli appuntamenti fissi che, ad ogni occasione, si rinnovano grazie ai partecipanti e alle proposte, sempre dinamiche e coinvolgenti.
Vi segnaliamo, in particolare:
- ogni terzo mercoledì del mese il Baratto Libri, lo scambio gratuito dei libri usati;
- ogni giovedì pomeriggio "Cauda Pavonis - Letture ad alta voce": è possibile condividere in librerie le proprie letture, ogni partecipante ha a disposizione due interventi di tre minuti ciascuno.
Per qualsiasi info: largolibro@gmail.com - 3395876415
Ecco le foto del Baratto Libri di settembre. Ad ottobre vi aspettiamo mercoledì 15, a partire dalle ore 17 e 30.
Libreria e Casa editrice L'ArgoLibro - Ad Agropoli in Viale Lazio 16 (adiacente Via Salvo D'Acquisto, zona sud, nei pressi del Centro per l'Impiego).


Non ho avuto mai un dolore che un’ora di lettura non abbia dissipato.
(Charles Montesquieu)












lunedì 29 settembre 2014

Lunedì Poesia - Angela Ambrosini

"Fuori strada" - Fotografia di Fabio Sercia


Immota ruggine

Immota ruggine annaspa nell’indaco
gonfio di giugno, là, dalla finestra
la vedi, carcassa d’auto a svellere erbe
e fiori di campo che serica
nuvola pigra sorvola.
E intorno è garrire di grano
e note d’uccelli che scansa
il vento in sordina scrutando
orizzonti da trafiggere prima di sera.
È il gioco di sempre: rincorsa l’orma,
d’infinito il finito si colma.
Ma non per noi.
S’addossa ai vetri la vita,  
ai vetri di questa finestra di casa
per vecchi, residence oggi si chiama,
troppo greve è qualche parola.
Dentro, carezza di giugno fluisce
da tavolo a tavolo, da camice a camice,
bianche teste imperlando
senza nuove stagioni.
Inchiodato è il tempo in questa
teca di vite vissute, taciute,
impigliate tra le spine
di tante passioni che pasqua
implorano strozzando paure
e gioie incolori.
Immota ruggine annaspa nell’indaco
gonfio di giugno, qui dentro,
al di qua di questa finestra                                                
la vedi, tu che passeggi là fuori                                       
di luce rapito, incredulo                        
che di vita si possa piano                                                        
morire.        


Per contattare l’autrice: angelambrosini@libero.it

Angela Ambrosini ci fa un nuovo, prezioso dono fatto di suono e di sguardo che va oltre le apparenze. Nemmeno nell’esplosione estiva di giugno manca l’implosione della vita che declina, a ricordarci che l’esistenza va sempre compresa nel “tutto”, nell’insieme indice di complessità di cui tener conto.
Lo stile di Angela Ambrosini possiede una spiccata cadenza musicale che si sofferma sul particolare non necessariamente materiale; così è tutto un susseguirsi di “insolite” sensazioni, per chi legge, che si ritrova immerso in atmosfere rarefatte ma al tempo stesso concretissime. La parola poetica può (tutto) questo.


Scrivi poesie? Leggi il bando di Lunedì Poesia

Per i tuoi racconti brevileggi qui il concorso adatto per te!

martedì 23 settembre 2014

"Il cubo di marzapane" ad Agropoli: i video





Nel periodo estivo, nell'ambito della rassegna "Liber da Mare Libri d'Amare", la Libreria L'ArgoLibro ad Agropoli ha ospitato la presentazione dell'interessantissimo saggio-testimonianza "Il cubo di marzapane" (Edizioni Kappa, Roma), dedicato alla storia vera di una persona che ha superato l'autismo. 
Sono intervenuti l'autrice Christina Caflisch, i dottori Antonio Parisi e Annalisa Buonomo del Centro Studi Delacato (www.delacato.it), il dottor Giuseppe Salzano.
Il libro è sempre acquistabile presso la Libreria L'ArgoLibro ad Agropoli (in Viale Lazio, 16 adiacente Via Salvo D'Acquisto, zona sud - Infoline 3395876415).
Ecco i link ai video della presentazione (per bloccare la musica in sottofondo, scorrere tutta l'home page del blog e cliccare sul simbolo "Pausa" accanto ai titoli delle canzoni):

Parte 1

Parte 2

Parte 3

lunedì 22 settembre 2014

Lunedì Poesia - Monica Fiorentino



Interno Undici – Poesie haiku

Autrice: Monica Fiorentino

Fronde -
petali  di ciliegio
la primavera

Alba.
Dondola la culla
un angelo

Castelli di rabbia.
Il volo di un gabbiano.
Una lacrima.

Ingorde_
le nostre bocche a cercarsi
di nuovo, ancora

Sogno_
e una piuma cade
dentro me

Ti amo.
Gronda sulla mia bocca
il tuo nome

Una farfalla
sul bianco marmo.
È colore

L’arte sottile, lieve e corposa, di Monica Fiorentino, trova l’habitat ideale anche nel verso breve, grazie al quale l’autrice riesce a fermare le immagini essenziali davanti agli occhi del lettore. Il tutto è come un film che viene stoppato quando c’è da concentrare l’attenzione in modo particolare.
Ecco la primavera, l’alba, la rabbia, la sensualità, argomenti “generali” che vengono trattati con un unico particolare rivelatore.
Monica Fiorentino è davvero maestra, in questa capacità particolarissima che va in controtendenza, in un generalizzato stile di scrittura che tende alla (spesso inutile) abbondanza. Qui, invece, l’essenziale offre il tempo alla riflessione. Tempo essenziale, affinché l’arte sia utile.


Della stessa autrice: "Quaderni di haiku"

Per contattare l’autrice:  angelo.dicarta@libero.it

Per le tue poesie c’è Lunedì Poesia: partecipa anche tu.

Scrivi racconti brevi? Leggi qui il bando de “I RACCONTI DI VENER dì


venerdì 19 settembre 2014

A Rossano Bruno Mautone e il suo saggio dedicato a Rino Gaetano



Sabato 20 settembre alle 17,30 presso il Camping villaggio Pitagora di Rossano(Cosenza), l’Associazione culturale “Rossano Non Conforme” organizza un convegno per ricordare la figura del cantautore calabrese Rino Gaetano scomparso tragicamente nel 1981. l’evento che vuole essere un ricordo su ciò che ha rappresentato per intere generazione l’artista crotonese, oggi molto seguito anche da un pubblico giovanissimo, vedrà la presentazione del libro dal titolo “Rino Gaetano-La tragica scomparsa di un eroe” .
Il libro, scritto dall’avvocato Bruno Mautone, racconta e svela particolari molto interessanti legati alla figura di Rino Gaetano, al significato e all’esegesi delle sue canzoni e dei suoi testi, fino alle agghiaccianti ipotesi relative alla sua tragica morte.
La presentazione del libro sarà preceduta dall’intervento del Presidente dell’associazione culturale Natale Burro, il quale illustrerà gli aspetti che legano il cantautore calabrese alla propria terra ed alle proprie tradizioni, situazioni che vengono descritte anche in alcuni testi di Rino Gaetano. La serata proseguirà poi con una cena comunitaria organizzata dalla stessa associazione culturale e con un concerto eseguito da una cover band locale che si esibirà nel più vasto e più bel repertorio del cantautore crotonese.

Fan di Rino Gaetano e cittadini tutti sono invitati a partecipare a quest’importante evento che vedrà la nostra Rossano ricordare uno dei più brillanti artisti che l’Italia abbia mai avuto.

I RACCONTI DI VENER dì - Elisabetta Mattioli



Giacomo e l’orsacchiotto

Giacomo era un bambino molto viziato; nella sua camera si trovavano numerosi giocattoli, la maggior parte costava molto, mentre alcuni provenivano da paesi lontani, glieli portava suo padre che lavorava per un’azienda importante e, a causa della professione, era costretto a rimanere lontano dalla famiglia per lunghi periodi.
Il giorno del suo undicesimo compleanno, il piccolo Giacomo ricevette in regalo un bellissimo orsacchiotto: sulla confezione compariva il disegno di una foglia d’acero, quell’immagine gli fece capire che il pacco aveva affrontato un lungo viaggio prima di giungere a lui, e la nazione di provenienza poteva essere solo il Canada, dove si trovava il padre.
All’interno del pacchetto notò la presenza di un biglietto con scritto :
“Tanti Auguri, Giacomo, ti voglio bene “.
E subito dopo questa frase c’era la firma del padre rigorosamente scritta a mano, con la penna in china nera.
“Edoardo Sartorelli”
Si trattava della calligrafia paterna; per motivi lavorativi, non era potuto tornare a casa e portarglielo personalmente.
Giacomo si sentì invaso da un’improvvisa felicità, aveva ricevuto il suo regalo. In un primo momento ne fu entusiasta e giocava spesso con l’orsacchiotto.
Qualche sera, la mamma gli concedeva di portarselo a dormire; nel suo immaginario abbracciare l’animale, equivaleva ad avere il padre accanto a sé. Quando andavano a trovarlo gli amici, fingeva che il peluche fosse esattamente come loro e potesse tirare i calci al pallone.
Giacomo era molto carismatico, e gli amici stavano sempre al giocoma era abbastanza inquieto e si annoiava spesso. Trascorso un breve periodo, la sua attenzione cadde su altri svaghi e alla fine mise l’orsacchiotto, neanche assieme agli altri giocattoli, ma lo gettò come fosse uno straccio vecchio e inutile, in una soffitta impolverata.
Povero, piccolo orsacchiotto… era stato lasciato solo in quel luogo lugubre, immerso nello sporco e preda di orribili ragni; il suo bel gilet azzurro a scacchi aveva cambiato colore, i pantaloni grigi si erano strappati, infine la cravatta poteva essere solo un lontano ricordo dei meravigliosi tempi, di quando era il balocco preferito da Giacomo e il protagonista nei giochi, con gli altri bambini.
Si sentiva affranto, tradito dal viziato padroncino, aspettava solo la sua fine, ormai era la preda golosa degli insetti e dei topi.
“La vita insegna a non perdere mai la speranza, quando sembra tutto perduto, capita un evento piacevole e inaspettato”.
Un giorno, quando era al colmo della sofferenza, il peluche sentì alcuni passi a lui conosciuti, uniti a una bella voce femminile, si trattava di una signora… il cuore del orsacchiotto sobbalzò! Poteva essere la mamma di Giacomo.
“Per quale motivo era salita in soffitta?”
La donna si avvicinò a lui, lo riconobbe subito, intenerita lo prese fra le braccia, portandolo via con sé; con pazienza e amore, lo fece lavare usando un sapone profumato alla rosa, gli cambiò il vestito, mettendo una cravatta di un bel rosso acceso. L’orsacchiotto era molto felice, si sentì rinato. La mamma di Giacomo non raccontò nulla al figlio, ne parlò solo al telefono con il marito. Il bimbo ascoltò la conversazione e interpretò che, se non avesse trattato bene il peluche, suo padre sarebbe rimasto per sempre a vivere in Canada e non l’avrebbe visto mai più.
A quel punto corse trafelato in soffitta, cercò disperatamente il giocattolo, non trovandolo, si mise a piangere. Le grida strazianti furono sentite dalla mamma, intuendo a chi potessero appartenere, la donna salì le scale e raggiunse subito il bambino: quando vide Giacomo con gli occhi rossi come un coniglio, capì immediatamente la situazione. Il bimbo fra le lacrime confessò tutto alla mamma, affermando di essersi pentito, ma non trovava più l’orsacchiotto.
“Come si comportò la mamma di Giacomo?”
Per un attimo tenne il segreto, voleva che il figlio imparasse la lezione e che trattasse bene i giocattoli, era stato troppo viziato, ma a suo avviso, da quell’esperienza avrebbe finalmente imparato a comportarsi in maniera diversa.
Dopo aver versato tutte le sue lacrime, Giacomo se ne tornò disperato nella sua camera.
La mamma lo raggiunse, se lo strinse, baciandolo con tenerezza, infine… prese dal nascondiglio l’orsacchiotto, confessando al figlio che il padre sarebbe tornato dal lavoro il giorno seguente e che l’aveva perdonato, per il brutto gesto commesso. A quel punto il bimbo mostrò alla madre un sorriso radioso, si lanciò verso di lei, cercando di stringerla con tutta l’energia del suo corpo, e le giurò che avrebbe cambiato il comportamento a cominciare da quella stessa sera.
“Secondo voi, il piccolo Giacomo mantenne la promessa fatta alla mamma?”
Il bimbo imparò la lezione. Quando si diplomò, seguì le orme del padre e andò a studiare all’estero, portando con sé l’amato orsacchiotto.
Giacomo si laureò con il massimo dei voti, diventando il miglior zoologo italiano in Canada, e studiò gli orsi per il resto della vita.

Elisabetta Mattioli ci dona una nuova, bella favola moderna immersa nella contemporaneità, a dimostrazione che i sentimenti, i valori, le pulsioni che ci guidano, non cambiano nel tempo, ciò che cambia è solo la superficie delle cose.
Il protagonista principale, che fa da filo conduttore della storia, è un orsacchiotto di peluche tutt’altro che inanimato, inerte.
Elisabetta Mattioli è scrittrice che possiede un tocco particolare, una scrittura d’ampio respiro che mostra al lettore l’essenzialità della vita, i guizzi al cuore e le lezioni (piccole e grandi) suggerite dalla saggezza dell’esperienza. Ogni suo racconto è tesoro preziosoda leggere e condividere.

Per contattare l’autrice:  elyamatty@gmail.com

Della stessa autrice: Il Re Gelo

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Per le tue poesie c’è Lunedì Poesia

mercoledì 17 settembre 2014

Per "Casa della Poesia"






Cari amici,
è giunto il momento di prendere tutti insieme una decisione. Come sapete al momento non sembra risolversi la vicenda del trasferimento di Casa della poesia a Palazzo Fruscione.
 
Abbiamo chiesto, inascoltati, ripetutamente al Sindaco Vincenzo de Luca, anche con la nuova raccolta di firme alla quale moltissimi di voi hanno partecipato, insieme a poeti, scrittori e intellettuali di varie parti del mondo, l’applicazione della delibera di Giunta n. 264 del 12/07/2013 che prevedeva l’assegnazione a Casa della poesia di un piano (il terzo) di Palazzo Fruscione. Ogni sollecitazione è caduta nel vuoto. Il paradosso è che la delibera non viene applicata, ma nemmeno revocata.
 
Dopo aver chiuso nell’estate 2013 la vecchia struttura (bisognava rinnovare o meno il contratto in scadenza), aver impacchettato e inscatolato tutti i propri averi (libri, mobili, archivi, computer, attrezzature), l’organizzazione è in attesa dal mese di luglio dello scorso anno che la suddetta delibera venga applicata assegnando gli spazi concessi.
È facile immaginare prima i disagi e i danni, poi la tragedia, che questa situazione di stallo sta provocando a Casa della poesia, al punto da mettere a rischio la sua stessa sopravvivenza.
 
La presenza di Casa della poesia e il suo progetto di cultura diffusa, condivisa, gratuita, sembrano aver creato il panico in un sistema di potere e di privilegi, veri o presunti, presenti o futuri, che ha di fatto bloccato (speriamo solo per il momento) il trasferimento. La rete di affari popolata di servi, complici e vassalli si è messa in moto creando ogni tipo di difficoltà e spargendo fango. Questo non ci preoccupa, chi conosce il duro lavoro di tanti anni fatto da Casa della poesia può valutare il suo impegno sincero, la sua abnegazione, le sue capacità, i riconoscimenti internazionali ricevuti.
 
Ma veniamo al futuro immediato: ancora una volta con il vostro aiuto, vorremmo provare a salvare il salvabile e intanto riaprire la “casa dei poeti” a Baronissi provando anche a coinvolgere la nuova amministrazione.
 
La “casa dei poeti” nasce per ospitare poeti, scrittori, intellettuali, artisti, provenienti da tutto il mondo che vogliono vivere per un certo periodo il nostro territorio, incontrare studenti, insegnanti, appassionati, scrivere e tradurre, condividere le proprie esperienze, aiutando e dando suggerimenti ai più giovani. Tanti in questi anni gli ospiti illustri della struttura (Jack Hirschman, Agneta Falk, Maram al-Masri, Etel Adnan, Simone Fattal, Ana Erra Guevara Lynch, Juan Carlos Mestre, Michel Cassir & Claudia Christiansen, Francis Combes, Ivo Machado, Francisca Aguirre, Guadalupe Grande, Carlo Bordini, Erri De Luca, Sinan Gudzevic, Abdulah Sidran, Josip Osti, Michael McClure, Lawrence Ferlinghetti, Paul Polanksy, Opal Palmer Adisa, Sotirios Pastakas, Juan Vicente Piqueras, Lucja Stupica, Ahron Shabtai, Beppe Costa, Marco Cinque, Gerald Augustin, Vesna Ljubic, ecc. ecc.)
 
Per riaprire e sostenere la “casa dei poeti” abbiamo ancora bisogno di 100 “angeli della poesia” che si impegnino con una quota mensile di 10 euro (120 euro all’anno).

Chiediamo a tutti coloro che sono disponibili (cittadini, imprenditori, aziende, istituzioni, enti pubblici) e ne hanno la possibilità, di partecipare a questo crowd funding che è certamente accessibile ai più fortunati. In questo momento di profonda crisi solo un finanziamento dal basso e/o collettivo può fornire a Casa della poesia l’autonomia necessaria per sviluppare liberamente i suoi progetti.
Nei prossimi mesi vi proporremo una serie di appuntamenti e di progetti di notevole importanza con la presenza di straordinari protagonisti della scena internazionale (tutti i progetti e le partecipazioni che conservavamo per l’apertura della nuova sede).
Si utilizzerà molto di più il web creando un contatto diretto con i tanti amici che vivono in altre città e altri paesi. Lanceremo finalmente “Potlatch” il blog multimediale di Casa della poesia e saranno intensificate le relazioni con Università e scuole superiori del territorio.
Insomma, conoscete il lavoro di Casa della poesia e potete essere sicuri che non vi deluderà.
Aderite a questo progetto di sostegno e aiutateci a trovare altri compagni di viaggio. Insieme costruiremo un progetto libero, indipendente, internazionale, partecipato.

In questo momento segnalate solo la vostra disponibilità, poi, raggiunto il numero necessario di adesioni, vi informeremo sulle modalità.

Casa della poesia è vera “casa comune” che crea “ponti di pace, amicizia e fratellanza nel mondo attraverso la poesia, perché come diceva Izet Sarajlic, indimenticabile presidente onorario di Casa della poesia, “anche i versi sono contenti quando la gente si incontra”.
Si tratta dunque di ricostruire la rete di sostegno per Casa della poesia che tanto ha dato a tutti noi in questi anni, spalancando  una finestra sul mondo e sull’animo umano. Vi chiediamo di “esserci” e di partecipare.
 
Amici di Casa della poesia


Contatti:
Via del Convento 21/A
84081 - Baronissi (SA) Italy
Tel. 089.95.38.69


martedì 16 settembre 2014

Giovanni Mautone a Pisciotta

Sabato scorso, nel Palazzo Marchesale di Pisciotta, sede della Biblioteca Comunale, si è tenuta la presentazione del libro "Racconti... dal mio punto di vista!" di Giovanni Mautone, L'ArgoLibro Editore.
Qui trovate tutte le info sull'opera.
Un ringraziamento particolare va all'amministrazione comunale e a tutti i partecipanti.
Ecco le foto della serata.






















domenica 14 settembre 2014

A Nuova Radio Pieve il Coro "Musica Nova" di Sanremo



L'appuntamento settimanale con il “Caleidoscopio” di Andrea Bobbio presenterà alcuni brani per coro facenti parte del CD "Locus iste" registrato nel 2011 dal Coro "Musica Nova" di Sanremo sotto la direzione del  maestro Paolo Caravati.
Nel programma : Il "Gloria in Excelsis Deo" e il "Cum Sancto Spiritu"  tratti dal "Gloria" di Vivaldi, l'"Ave Maria" di J.Arcadelt,  i tradizionali canti americani "Lord, i want", "I'm ganna sing", "Deep river", "Jacob's Ladder", il celebre "Jesus bleibet meine freude" di J.S.Bach, l'"Ave verum corpus" di W.A.Mozart, "Le cantique de Jean Racine" di G.Fauré e altri canti di genere sacro.
L'appuntamento è fissato per domenica 14 settembre alle ore 20,30 oppure, in alternativa, martedì 16 settembre, sempre alle ore 20,30.

Per contattare l’ideatore e conduttore Andrea Bobbio: caleidoscopio07@libero.it  


Nuova Radio Pieve - www.radiopnr.it (per l’ascolto cliccare sulla freccetta “Play” nella colonna a sinistra, in corrispondenza del nome del programma in onda).