sabato 29 novembre 2014

Nasce a Castellabate il "Circolo del Cinema"


A Castellabate sono aperte le iscrizioni al primo 
Circolo del Cinema del Cilento. 
L'Associazione, denominata "Ieri Oggi Domani", ha lo scopo di avvicinare la popolazione alla cultura cinematografica. 
Per iscriversi vi aspettiamo nella nostra sede in Via Matteotti a Castellabate
Per informazioni e collaborazioni potete contattarci 
ai seguenti recapiti: 
3335842150

venerdì 28 novembre 2014

I RACCONTI DI VENER dì - Elisabetta Mattioli



Mary e Alexis

Mary si alzò presto quella mattina di agosto, indossò il primo vestito che vide nel suo armadio e corse in cortile a prendere il motorino, con destinazione la spiaggia di Plaka nell’isola di Naxos in Grecia e precisamente nelle Cicladi. Mary era nativa di Londra, però fin da bambina trascorreva le vacanze estive nella terra ellenica e il padre se ne innamorò fino al punto da acquistare un piccolo appartamento, nella capitale dell’isola. Dopo essere deceduto a causa di una malattia, la casa rischiava di non essere più utilizzata, invece Mary aveva assorbito tutta la passione paterna per quella Grecia “disorganizzata” rispetto all’Inghilterra ma così magica, da costringerla ogni anno a trascorrere almeno due mesi a Naxos, nella quale il tempo sembrava che si fosse fermato a cinquant’anni prima. La spiaggia che preferiva era quella di Plaka, una delle poche non sferzate dal Meltelmi, capace di alzare le onde e rendere poco praticabile il mare. Al contrario, la ragazza amava nuotare e, pur essendo una brava surfista, non praticava quello sport. Una volta giunta sul posto, si spogliò e appoggiò il vestito sul lettino. Erano le otto del mattino e il nulla ne faceva da padrone. Mary era felice in mezzo ai flutti, perché la mente cancellava ogni pensiero e si sentiva serena, preferendo non avere nessun bagnante attorno a lei, entrava in acqua a un orario “insolito“, evitando la presenza di estranei.
La situazione rimase la stessa, fino a quel giorno che mutò il corso degli eventi…
Mary uscì dall’acqua, leggermente infreddolita e a passo lesto, andò in cerca della sua sacca in cui aveva messo l’asciugamano, ma non la trovò, assieme a lei era sparito anche il vestito. La ragazza iniziò a spazientirsi, una volta trascorso il primo attimo di smarrimento si scocciò, decise di andare a prendere il motorino e tornarsene a casa anche scalza.
Mentre si allontanava, sentì una voce in lontananza che la chiamava. Mary si voltò di scatto e le sembrò di riconoscere il volto di Alexis, un suo amico di quando era adolescente. Decise di avvicinarsi all’uomo, soprattutto quando vide che fra le mani teneva stretta la sacca e il suo vestito. Con voce suadente invitò la ragazza a raggiungerlo, che tanto non era solito mordere nessuno, nemmeno un’amica d’infanzia.
Mary si parò di fronte ad Alexis e quest’ultimo, con un gesto repentino, tirò fuori l’asciugamano, gettandoglielo addosso, sotto lo sguardo stupito della giovane, che si era dimenticata quanto lui fosse un tipo scherzoso. Invece di arrabbiarsi, iniziò a ridere e impossessatasi dello zaino, corse dietro la roccia per cambiarsi dopo avere avvertito l’uomo di non azzardarsi a seguirla, in caso contrario non gli avrebbe più rivolto la parola.
“Da quando sei diventata timida?”.
“ Sono diventata timida da quando ho superato i tredici anni”, disse Mary nascosta dietro il sasso.
“Ok, ma credo che tu abbia superato i trenta, quindi potrai rincasare tardi questa sera. Sei ufficialmente invitata a cena”.
“Non posso rifiutarmi?”.
“Assolutamente no. Mi sembra il minimo, dopo averti ritrovato l’amata sacca. Ti aspetto nella piazza del paese alle ventuno precise e non tardare, come fanno spesso le donne”.
“Non lo farò, soprattutto perché sei stato così gentile”.
I due amici (o presunti tali), confermarono l’appuntamento e si allontanarono. Mary guardò Alexis di nascosto, pensando fra sé e sé che non era per niente male, anzi le faceva piacere uscire con lui. Quando scelse il vestito da indossare puntò su un abito rosso a maniche corte, lungo appena sopra al ginocchio, con una piccola scollatura nella schiena. Invece di usare i sandali dal tacco alto, preferì un modello che si allacciava attorno alla caviglia e quasi pari terra. Raggiunse la piazzetta in perfetto orario e Alexis la fece attendere per venti minuti, presentandosi con il solito sorriso sornione. Invece di arrabbiarsi, seguì l’uomo fino all’auto, che si allontanò velocemente, raggiungendo la spiaggia di Plaka. I due giovani scesero dalla macchina e Alexis accompagnò Mary, vicino al mare, dove nei pressi della riva aveva preparato un piccolo banchetto. Il tavolo e le sedie erano circondate da piccole candele accese, sotterrate in parte nella sabbia, creando un’atmosfera molto romantica. Mary parlò a raffica di vita, morte e miracoli, senza accorgersi che Alexis aveva preparato i suoi cibi preferiti, gli involtini di vite ripieni con i pinoli e l’insalata greca, ricca di pomodori, cetrioli e feta. Terminato di mangiare l’uomo decise di farla stare zitta e, improvvisamente, la prese fra le braccia e la baciò con passione. L’intensa tensione erotica nata nella mattina prese il suo degno posto nei loro corpi e i due giovani fecero l’amore, avvolti dalla sabbia, avendo il mare come spettatore silente, di quell’unione carnale, stabilita dal fato, molti anni prima. Il mattino seguente Alexis sfiorò con le labbra gli occhi di Mary, che non tornò più nella grigia Inghilterra, preferendo la disorganizzata Naxos.

Ecco una “piccola” storia quotidiana che Elisabetta Mattioli condivide con i lettori: una storia che ha come ingredienti i grandi spazi estivi e gli inconfondibili colori di un paesaggio particolarmente affascinante.
Elisabetta Mattioli è precisa nel saperlo delineare, le sue pennellate assecondano il ritmo insito nello scenario che presenta e così ci troviamo immersi in esso. Mary e Alexis hanno un appuntamento con il destino, se ne rendono conto quando si re-incontrano dopo anni di apparente distanza. Non ci è dato sapere se la storia “funzionerà”, ma di certo grazie ad Alexis Mary riesce a comprendere che il suo posto è nella disorganizzata e solare Naxos.
Un nuovo racconto dall’ampio respiro, sempre percepibile grazie ai particolari del quotidiano.

Per contattare l’autrice:  elyamatty@gmail.com

Della stessa autrice: Giacomo e l’orsacchiotto

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Per le tue poesie c’è Lunedì Poesia

giovedì 27 novembre 2014

Antonio Capano a L'ArgoLibro: le foto

Ecco le fotografie dell'incontro curato dal dottor Antonio Capano, domenica scorsa, dedicato a "Le radici antiche dei racconti di fate". Presso la Libreria L'ArgoLibro prosegue la grande Rassegna "Il Canto della Fata".
Prossimo appuntamento: domenica 30 novembre, alle ore 17 e 30, con la dottoressa Luciana Capo e "L'enigma e l'assoluto nelle fiabe e nei racconti di fate".













martedì 25 novembre 2014

Il "Teatro delle Ombre" a L'ArgoLibro

Un pomeriggio davvero "magico", quello offerto lo scorso sabato, presso la Libreria L'ArgoLibro ad Agropoli, dai ragazzi dell'Associazione "ArtèTeca": Carmine D'Agosto, Serena Rundo e Pierfrancesco La Brocca hanno regalato ai bambini e agli adulti tutto il fascino di un particolare "Teatro delle Ombre". "Sciattèn Theater - Racconti dalla Terra" sarà replicato a dicembre, sempre a L'ArgoLibro. 
Qui trovate il testo a cura dell'Associazione che spiega le motivazioni alla base dell'iniziativa.
Ecco le foto di sabato scorso.













lunedì 24 novembre 2014

Lunedì Poesia - Daniela Freggiaro



Pozzanghere

Non cerco di evitare, non credo almeno
la pozzanghera trapunta di pioggia 
che ho dinnanzi
ma, di certo, non cerco di incontrarvi i miei occhi.

So  che   l'immagine si addolcirebbe
nell'indefinito delle onde dei cerchi concentrici
ma non mi basta.

Preferirei che le gocce raggiungessero il fondo
a sollevare la polvere che copre i sassi
al fondo:
quell'inatteso movimento 
potrebbe regalarmi una meraviglia nuova.

L'accadere delle gocce
può salvarmi
o lasciarmi sola.
Senza nemmeno un avviso
si sottrarrebbero
sottili e sempre più rade.
Sarebbe un raggio  a presentarsi
Forse a farmi capire che il passo è necessario
Forse a farmi capire che
nascosto tra le onde e la  polvere
 tra lo sguardo e le lettere delle parole
 c'è un io che ti sovviene innanzi.

Per contattare l’autrice: freggiaro.daniela@alice.it

Il cuore della poesia di Daniela Freggiaro pulsa nutrito da una particolare intimità, da un “quid” che sembra quasi sfuggente e che invece è ben presente. Le sue poesie comunicano al lettore, tra le altre, una sensazione che potremmo definire “di attraversamento”: è un viaggio che percorre una particolare sensibilità, non chiusa in sé ma al contrario attentissima ai fenomeni naturali.
Anche in “Pozzanghere” Daniela Freggiaro esprime tutta la forza di un componimento particolarmente equilibrato, delicato, nel quale ogni espressione è stata scelta con cura e si lega alla precedente e alla successiva con una bravura che trasmette ancor di più il “senso del viaggio” interiore.

Della stessa autrice: Ondeggi

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domenica 23 novembre 2014

Adele Desideri a “Caleidoscopio”



La poesia contemporanea sarà la protagonista dell'appuntamento settimanale sul sito Internet www.radiopnr.it.
Nel “Caleidoscopio” che andrà in onda alle ore 20,30 di domenica 23 novembre, il conduttore Andrea Bobbio proporrà alcuni testi poetici tratti dalla silloge "Stelle a Merzò", pubblicata da Moretti & Vitali nel 2013.
In collegamento telefonico con lo studio, la professoressa Adele Desideri, autrice della raccolta, introdurrà e leggerà i testi, nei quali si narra "per frammenti lirico - elegiaci una storia d'amore appresa dalla viva voce della protagonista".
L'appuntamento è quindi fissato per domenica sera oppure, in alternativa, martedì 25 novembre, sempre alle ore 20,30.

Per contattare l’ideatore e conduttore Andrea Bobbio: caleidoscopio07@libero.it  


Nuova Radio Pieve - www.radiopnr.it (per l’ascolto cliccare sulla freccetta “Play” nella colonna a sinistra, in corrispondenza del nome del programma in onda).

venerdì 21 novembre 2014

I RACCONTI DI VENER dì - Claudio Alciator



La strega bella

C'era una volta una strega. C'era una volta una strega che aveva tanti poteri. C'era una volta una strega che conosceva una pozione speciale, che era in grado di farla apparire giovane e bella. C'era una volta una strega... Questa strega viveva da sola, tutta presa dallo studio delle sue pozioni. Di tanto in tanto, dopo essere diventata bella, amava andare in giro per il suo paese a farsi guardare dai giovani del luogo. Un giorno la “nostra” strega, che in quel momento appariva come fanciulla affascinante, incappò in un giovane bellissimo. Questo giovane si innamorò subito di lei; ma la strega, inizialmente, era diffidente. Il giovane cominciò a farle una corte spietata. Dopo qualche mese la strega cedette e iniziò a frequentare il giovane. Per oltre un anno continuò la storia di amore tra i due, anche perché la strega riusciva a farsi vedere solo e unicamente quando era giovane e bella. Un maledetto giorno, però, il giovane chiese alla strega di fargli un regalo speciale per il suo compleanno: potere trascorrere una notte intera con la sua donna amata. Di fronte a questo desiderio, la strega rimase impietrita: il problema era che nessuna pozione sarebbe stata in grado di farla rimanere giovane per una notte intera. La strega andò in crisi e per un attimo pensò di svelare al giovane il suo segreto. Poi, però, ebbe un'idea: rivolgersi a una sua amica strega per farsi dare un buon suggerimento. E la sua amica, effettivamente, le diede una notizia assai interessante: in un paese non lontano, viveva un mago in grado di creare una pozione specifica per questa sua esigenza. La mattina dopo la strega si avviò con decisione dal mago; questi spiegò alla strega che, in effetti, egli era in grado di produrre un incantesimo che avrebbe permesso alla strega di rimanere giovane per almeno ventiquattro ore consecutive. Il mago però, in cambio, volle che la strega promettesse di vivere ai suoi ordini per tutto il resto della sua vita. La strega accettò e, così, poté finalmente trascorrere una notte intera con il suo “fidanzato”; l'epica notte la trascorsero a bere, a mangiare, a chiacchierare e, ovviamente, a fare all'amore. Dopo questo incontro, però, la strega capì che sarebbe stato impossibile continuare, tenendo questo enorme segreto; dopo lunghe riflessioni decise quindi di troncare il rapporto, simulando la sua morte. Il giovane, a sua volta, quando seppe del decesso della sua amata, non resse al colpo e si suicidò. La strega, saputolo, stava per suicidarsi a sua volta quando si accorse di essere rimasta incinta del giovane, proprio nel corso della speciale “notte d'amore”... E dunque per il resto dei suoi giorni, da una parte, come aveva promesso, si mise agli ordini del mago; ma d'altro canto poté occuparsi del suo figlio, frutto e memoria del suo unico e intramontabile amore!

Claudio Alciator ci regala una favola dal taglio e dal sapore moderni, senza lieto fine e con ritmi sapientemente “adattati” alla contemporaneità. L’eroe diventa eroina ma siamo lontani da figure decisamente improbabili, quali sono quelle “senza macchia e senza paura” dei testi classici.
Qui, invece, Claudio Alciator ci presenta un personaggio femminile reale, con i suoi desideri che lo spingono ad accettare compromessi e sofferenze. In “La strega bella” il cattivo è, in un certo senso, la figura maschile, incapace di guardare oltre le proprie voglie, la propria volontà. Un’ottusità pagata a caro prezzo. Il messaggio di fondo potrebbe essere: nell’ineluttabile “prezzo da pagare”, possiamo comunque ritagliare spazi aperti alla propria crescita.

Per contattare l’autore:
 claudio.alciator@tiscali.it

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Per le tue poesie c’è Lunedì Poesia

lunedì 17 novembre 2014

Barattiamo? ;-)



Ti aspettiamo mercoledì 19, a partire dalle ore 17 e 30
per il nuovo appuntamento mensile con il baratto libri gratuito.
Porta i tuoi libri usati e barattali gratuitamente! 
Vieni a trascorrere qualche ora piacevole tra libri, chiacchiere e letture. 

La Libreria L'ArgoLibro è ad Agropoli in Viale Lazio, 16
(zona sud, adiacente Via Salvo D'Acquisto, nei pressi del Centro per l'Impiego)
Infoline: 3395876415

L'ArgoLibro:
largo ai buoni libri e ai buoni eventi!

sabato 15 novembre 2014

A Torchiara si parla di vita dopo la morte

L’Associazione Culturale L’AURORA
di Torchiara
vi invita all’incontro

“L’ ALDILÀ È UNA REALTÀ CHE CI CONSOLA”
È possibile una vita dopo la morte?

Aula Consiliare del Comune di Torchiara (SA)
Giovedì 27 novembre ore 17,00



Relatrice e coordinatrice:
Dottoressa Annamaria Ferraioli

Relatori:
Dottor Claudio Pisani

Professoressa Antonella Nigro
("Gli occhi di Thanatos. Immaginari dell'Aldilà nell'arte")

Professor Carlo Pisani

È possibile, su prenotazione, partecipare con brevi interventi,
portare testimonianze, porre quesiti.

Per qualsiasi info:
339.5998003 - 380.4756244



Andrea Bacchetti a "Caleidoscopio"



La grande musica per pianoforte sarà la protagonista dell'appuntamento settimanale su streaming multimedia del sito internet www.radiopnr.it.
Nel “Caleidoscopio” che andrà in onda alle ore 20,30 di domenica 16 novembre, il conduttore Andrea Bobbio proporrà l'ascolto di brani musicali eseguiti dal pianista Andrea Bacchetti durante un concerto tenutosi la sera del 22 agosto 2008 presso l'Oratorio del S. S. Crocifisso di Trisobbio.
Nel programma la "Sonata in Si bem.maggiore" di Baldassarre Galuppi, La "Sonata n° 4" di Luigi Cherubini, la "Sonata opera 24 n° 2" di Muzio Clementi, lo "Studio n° 5" di Fryderyk Chopin e "Une caresse a ma femme" e "Tarantelle pur sang" di G.Rossini.
L'appuntamento è quindi fissato per domenica sera oppure, in alternativa, martedì 18 novembre, sempre alle ore 20,30.

Per contattare l’ideatore e conduttore Andrea Bobbio: caleidoscopio07@libero.it  


Nuova Radio Pieve - www.radiopnr.it (per l’ascolto cliccare sulla freccetta “Play” nella colonna a sinistra, in corrispondenza del nome del programma in onda).

venerdì 14 novembre 2014

I RACCONTI DI VENER dì - Massimo Renaldini



La strega e il principe

La donna piccola e ripugnante si svegliò nella grotta, tirò un sonoro rutto e, grattandosi, si alzò in piedi, per mangiucchiare gli avanzi di pesce crudo.
Il ragazzo era alto e bello: nella sua torre bianca si era appena lavato con acqua cristallina e ora si accingeva a consumare la propria colazione, scegliendola da un ricco tavolo imbandito.
La strega era rachitica, aveva i capelli arruffati e indossava panni consunti e macchiati di sangue.
Il principe aveva una chioma corvina ordinata e, sotto alla sua uniforme impeccabile e pulita, i suoi muscoli erano pari all'acciaio.
La vecchia maliarda afferrò la borsa con i propri attrezzi e come al solito uscì, per curare i prigionieri reclusi nelle segrete dal re.
Il bellissimo principe come tutti i giorni si recò al mattatoio, dove sgozzava agnellini e vitelli per la mensa della corte.
Il popolo disprezzava la strega e adorava il principe.

Questa nuova favola di Massimo Renaldini potrebbe avere, come sottotitolo, “Contro le apparenze. In un testo breve, teso, asciutto, l’autore compie un paragone “spietato” che colpisce in pieno il luogo comune, che si nutre quasi inevitabilmente di apparenze.
La strega  vive di essenza, incurante delle apparenze, e proprio per questo viene odiata e bistrattata. Il “bellissimo principe”, ovvero il trionfo delle apparenze, è carnefice e guerrafondaio, ma sa che il popolo si nutre sostanzialmente di apparenze, e quindi le cura.
“La strega e il principe” è chiara metafora della vita contemporanea, con particolare riferimento – ma non solo – alla vita politica.
Non manca una goccia di ironia, in questa favola di Massimo Renaldini, la possiamo rintracciare nella frase finale, perfetta chiusa di un testo breve e anche per questo particolarmente efficace.

Dello stesso autore: Le tre soglie

Per contattare l’autore: massimo.renaldini@gmail.com  

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