lunedì 9 novembre 2015

Lunedì Poesia - Elisabetta Mattioli



Melograno

La mano bianca
e l’incedere
senza sosta
una foglia cade
lenta, soave
sulla tua pelle nuda
inerme, vitale
lasciata fuggire
verso un succo aspro
al palato
dolce, rosso
per le dita
e acidulo
per la tua bocca
fremente, vogliosa
nel volere attingere
dalle tue labbra
rivolte verso est.

Contatto totale, sensuale, quello descritto da Elisabetta Mattioli. Contatto dinamico, molto ben descritto dai versi brevi che “si espandono” nel narrare con precisione tutta la voluttà di gesti che il lettore vede con molta chiarezza.
Una scena cinematografica, potremmo dire, questa “Melograno” di Elisabetta Mattioli, perché la poesia sa evidenziare al meglio la grande capacità dell’autrice di partire da pochissimi particolari per costruire una “visione” (appunto) che avvince. Uno dopo l’altro, fissiamo i particolari/fotogrammi davanti ai nostri stessi occhi: la mano, la foglia, i chicchi rossi, le labbra… e tutti, uno dopo l’altro, ci danno la netta percezione del movimento.

Per contattare l’autrice: elyamatty@gmail.com

Della stessa autrice: Celare (forse) 

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