mercoledì 22 febbraio 2017

A L'ARGOLIBRO si parla di benessere legato alla dieta


Sabato 25 febbraio ore 18:00
BENESSERE, DIETA VEGANA E CONSAPEVOLEZZA

Il dottor Vasco Merciadri ci parlerà dell’importanza di seguire un regime alimentare adatto al nostro corpo.
Incontro gratuito.
Qui trovate il sito ufficiale del dottor Merciadri,
presente per la prima volta ad Agropoli.

Vi aspettiamo a
L’ARGOLIBRO
Viale Lazio, 16
(zona sud, adiacente Via Salvo D’Acquisto, nei pressi del Centro per l’Impiego)
Agropoli (SA)


Per chi lo desidera, segue cena-buffet vegana presso il Ristorante “Che fresco!” in Via Andrea Mantegna 63 – Licinella Torre di Paestum (SA).
Costo della cena: euro 15,00
Per info e prenotazioni (entro giovedì 23): 0828 811031 -  345 3171048


L’ARGOLIBRO:
facciamo largo ai buoni eventi!

domenica 19 febbraio 2017

Florindo Di Monaco a "Caleidoscopio"


Le articolazioni poetiche sull'orrendo delitto di Novi commesso il 21 febbraio 2001 saranno il filo conduttore dell'appuntamento settimanale sul sito www.radiopnr.it
Nel Caleidoscopio che andrà in onda alle ore 20,30 di domenica 19 febbraio, Andrea Bobbio proporrà una serie di testi poetici elaborati dallo scrittore, poeta e saggista Florindo Di Monaco, professore di Lettere dei Licei che vive a Capua e che ha immaginato un colloquio sviluppato da Erika De Nardo durante il suo soggiorno in carcere.
L'Autore introdurrà i testi e spiegherà la genesi dei versi, nei quali ha cercato di trasmettere la sua ferma convinzione del pentimento maturato nella coscienza della ragazza, ora divenuta donna. I testi saranno letti dall'attrice casertana Rita Lazazzera.
A questa prima trasmissione ne seguirà una seconda e ultima il 26 febbraio. L'appuntamento è quindi fissato per domenica 19 alle ore 20 e 30 sera oppure, in replica, martedì 21 febbraio, sempre alle ore 20,30.

Nuova Radio Pieve – www.radiopnr.it (per l’ascolto cliccare sulla freccetta “Play” nella colonna a sinistra, in corrispondenza del nome del programma in onda)
Per contattare Andrea Bobbio: caleidoscopio07@libero.it


Andata in onda per la prima volta il 4 maggio 1998 con il titolo "Invito alla cultura", irradiata dallo studio di Novi Ligure sulla FM 96,400, a partire dal 2 dicembre 2000 la trasmissione, sempre ideata e condotta da Andrea Bobbio, assume la nuova denominazione di "Caleidoscopio"; uno sfaccettato veicolo culturale che cerca di portare alla ribalta la musica di ogni tempo, la poesia e la narrativa contemporanee e la grande letteratura del passato. Scrittori italiani, noti e meno noti, vengono contattati - e intervistati anche via telefono - per introdurre o leggere le loro opere. I concerti di musica classica, operistica e moderna (registrati dal vivo a opera del conduttore), sono trasmessi con la consulenza dei solisti o dei direttori d'orchestra, presenti in studio o collegati telefonicamente. Inoltre, vengono realizzati "special" monografici sui grandi cantautori italiani ed americani.

sabato 18 febbraio 2017

"RitrovArti all’Aspide": eccoci al secondo appuntamento!

DOMENICA 19 FEBBRAIO
Secondo appuntamento con la Rassegna
RitrovArti all’Aspide
A cura di:
COMUNE DI ROCCADASPIDE (SA)
L'ARGOLIBRO Editore e Libraio


 Dalle ore 16:00 alle ore 18:00
BARATTO LIBRI GRATUITO
Presso la Scuola Primaria
“G. Marconi”
Porta i tuoi libri usati (non scolastici)
e barattali gratuitamente con altri libri!


Ore 18:00
Aula Consiliare del
Comune di Roccadaspide
Presentazione del libro
TERRO(M)NIA
di Gerardo Magliacano
Iuppiter Edizioni

Conduce Ivana Leone
Modera Milena Esposito
Interverranno il Sindaco della Città di Roccadaspide
Avv. Gabriele Iuliano
L'Assessore alla Pubblica Istruzione
Dottoressa Francesca Mauro



Mostra personale dell’Artista
Viktoryia Macrì
A cura del critico d'arte
Antonella Nigro

lunedì 13 febbraio 2017

Lunedì Poesia - Elisabetta Mattioli


Mare (Vita)

Allontana il verbo
sciogli i lacci
della veste bianca
scivolano leggeri
lungo i fianchi
la pelle è satura
sporca, limpida
Ora, sei nuda
l’essenza è spogliata
fino alla cima
le foglie sono cadute
tra gli sterpi
Ora, ti getti (lanci)
tra le onde
il mare senza tempo
ha pulito gli occhi
Ora, sei ancora viva

Per Elisabetta Mattioli il mare è forza prorompente capace di nutrirci profondamente, e lo ribadisce in questa poesia che “ci fa vedere” con grande nitidezza un tuffo liberatorio, simbolo di una vita che vuole lasciarsi alle spalle un dolore per essere “ancora viva”.
Le immagini proposte ci parlano di una liberazione veloce e progressiva, sapientemente descritta con versi brevi, concisi, tutti focalizzati su un presente ribadito più volte dall’ “ora” che si ripete.
È una scrittura d’ampio respiro, quella di Elisabetta Mattioli, e fa allargare lo sguardo di chi legge, offrendo punti di vista diversi dal comune sentire. Anche questo è un – importantissimo! – compito dell’arte.

Per contattare l’autrice: elyamatty@gmail.com

Della stessa autrice: Lei 

Scrivi poesie?
 Leggi il bando di Lunedì Poesia


Per i tuoi racconti brevileggi qui il concorso adatto per te!

venerdì 3 febbraio 2017

Febbraio: nuovi colori... aspettando la primavera





(Cliccate sulle immagini per ingrandirle)

In questo numero trovate:
- la poesia di Maria do Rosário Pedreira
- i racconti di Pietro Rava e Elisabetta Mattioli;
- l’ articolo di Giuseppe Salzano;
- spazi dedicati alle pubblicazioni de L’ArgoLibro «Via del Grano 18» di Riccardo Sanna, «Arashi» di Andrea Cosentino, «VIAGGI - Racconti mediterranei» di Laura Vargiu, «Eco d’ombre» di Sandra Ludovici;
- recensione dell’e-book «La Sacerdotessa» di Elisabetta Mattioli;
- news sugli eventi di febbraio che si terranno presso la Libreria L’ArgoLibro (spazio web dedicato www.largolibro.blogspot.it) e in altri luoghi di Roccadaspide e Paestum (SA);
- informazioni per aderire ai concorsi aperti a coloro che vogliono essere pubblicati sul Segnalibro (clicca qui);
 …  e ancora curiosità, news, aforismi…

Vuoi offrire tantissima visibilità alle tue opere?
 e partecipa anche tu!

I nostri concorsi on line e cartacei ti aspettano, clicca sui nomi:

"L'oscura controdanza": una nuova recensione

Ecco una nuova recensione dedicata a "L'oscura controdanza", la splendida raccolta di Cristina Sparagana pubblicata da "L'ArgoLibro". Qui trovate la pagina dedicata all'opera, qui la pagina Wikipedia dedicata all'autrice.

Oh tristezza raccolta in un'eclissi ...

Una poesia "difficile" questa della Sparagana, da leggere con calma, con attenzione per cercare di comprenderla appieno. Una poesia curata nei minimi particolari, un verso ricercato, una costruzione studiata e mai banale, che richiede quindi la medesima attenzione da parte del lettore.
Ho riletto più volte questa silloge ed ogni volta mi è sembrato di afferrare il senso di un verso ad una prima lettura oscuro.
Una poesia ermetica, ricca di metafore, di "cromatismo verbale efficacissimo di colori" (come è stato giustamente scritto), di sguardi rivolti alla natura, al mondo animale.
"Un mare di cobalto singolare cucito
ad uno spasimo di cielo, dilavava
la costa, s'inoltrava sofficemente,
silenziosamente, nella sabbia
bagnata, la sfidava, una calma
avanguardia d'ippocampi dalle selle
slacciate, rosea sfida
nel loro fermo punto di domanda."
Ma soprattutto una poesia che si rifà al vissuto dell'artista, al suo intimo sentire, ai suoi dolori, alla sua memoria, alla sua nostalgia.
Toccante la poesia di apertura della silloge, dedicata al marito, che presenta subito una delicata metafora della fragilità della vita umana.

"Cremato. Eppure adesso sei sepolto in
un tenero luogo, come un fiore
o un merlo ripulito dai bambini
e posato al riparo di una foglia.
(...) e il tuo tacere
ha il fragile ronzio della locusta.
(...) Mi ricordo
i tuoi cani, quel fischiare, la mano
al vento, simile a un vapore."
O ancora le poesie dedicate alla figlia Chicchi, come Silenzio.
"Di che è mai fatto questo tuo silenzio?
Forse di stelle, forse di pivieri
o di fiumi mai più rimarginati?
Potessi carezzarlo come fosse
la testa di un poppante, o un chiuso fiore
dal groviglio di petali di neve.
O potessi sorbirlo in un bicchiere che
naufraga in un lago di cristallo.
Il tuo cupo silenzio, dolce tarlo che si
rintana, sera dopo sera, nell'arco
roseo del tuo sopracciglio.
Ti parlo, e sul tuo labbro esita un giglio
che subito appassisce nella grande
terracotta di un piccolo tramonto.
Volgi il capo, non guardi, hai il fiato corto
di parole non dette, di corsivi."
O ancora metafore ricche di accostamenti cromatici come "Da un giallore d'agrume sorge l'alba".
Poesia da centellinare, versi impalpabili che fluttuano come l'aria, da leggere nella quiete più assoluta, da far decantare per comprenderne appieno la portata. Perché scrivere poesia così eccelsa non è da tutti.
Aria Saracena